Trasporti disabili e anziani, la Croce Rossa chiude molti servizi

Il Comitato di Como Negli ultimi due anni disdettati molti servizi socialmente utili per alcuni Comuni e diverse case di riposo. Sul Giro d’Italia il commissario attacca: «Era in perdita». Ma su quella voce sono caricati leasing di ben 10 ambulanze

Ridurre i servizi per ridurre i costi, e far tornare i conti in pareggio. Ma il piano economico della Croce Rossa di Como, alle prese con un passivo da quasi 8 milioni, finisce per uccidere la vera anima di un ente come quello di via Italia Libera: essere al servizio dei cittadini, in particolari dei più deboli. Nell’ultimo anno il Comitato di Como ha inviato disdette a Comuni, Rsa, alla Asst Lariana per quanto riguarda il trasporto di sangue. Il motivo formale è che sono tutti servizi in perdita. Ma molti di questi, una volta che via Italia Libera si è tirata indietro, sono stati presi da altre associazioni e addirittura da altri comitati della stessa Croce Rossa, che con le stesse tariffe pare riescano tranquillamente a far quadrare i conti. Intanto il commissario inviato da Roma, Alberto Piacentini, va su tutte le furie per la notizia pubblicata ieri sulla perdita del servizio al Giro d’Italia e contesta i dati, sostenendo che pure quello fosse un appalto in perdita.

Servizi per la comunità addio

Andiamo con ordine. E partiamo dai vari servizi, con ricadute sociali importanti per la città e non solo, che sono stati disdettati, in particolare nell’ultimo anno proprio a ridosso della presentazione del concordato per liberare le casse dell’associazione dei debiti accumulati nella gestione dell’ex commissario e presidente, Matteo Fois.

Disdette sono arrivate al Comune di Como per il trasporto disabili (circa 12 persone) da Como alla Nostra Famiglia di Ponte Lambro e di Bosisio Parini, e per il trasporto disabili (sempre una dozzina di persone) da Como a Villa Santa Maria a Tavernerio. Disdetta anche per il trasporto di circa 16 persone disabili al centro diurno di via del Dos. Di questi meno della metà dovrebbero essere stati comunque garantiti, successivamente. Niente trasporto minori disabili per le scuole, sempre per il Comune di Como: poi dopo che il comitato di Uggiate Trevano si è fatto avanti per garantire la continuità del servizio, anche Como ha accettato di farne ma in numero minore.

Disdette anche al Comune di Tavernerio, per il quale veniva effettuato il trasporto di 4 persone disabili, e di Carate Brianza, con il trasporto di 2 disabili alla volta di Villa Santa Maria. Sul fronte Rsa diverse convenzioni non sono state rinnovate. Ad esempio il trasporto anziani presso il centro diurno di Ca’ d’Industria, che arrivava a fatturare oltre 4mila euro al mese, e che ora è stato preso dalla Croce d’Oro Brianza per le stesse cifre. Infine sono stati disdettati anche la stragrande maggioranza dei trasporti sangue per Asst Lariana, con convenzione per il tramite di Plurima spa, presi in gran parte dal Comitato di Lomazzo della stessa Cri.

Restano attive le convenzioni con Villa Aprica, il Calcio Como 1907 per il servizio stadio e il Comune di Lipomo, dopo un aumento delle tariffe, e con tariffe invariate quelli con il Cof di Lanzo e Asst Lariana per i trasporti ospedalieri.

Il Giro d’Italia

Tornando alla questione riguardante il Giro d’Italia e le grandi corse ciclistiche, il commissario Piacentini in una mail lamenta quanto segue: «Non si registrava affatto un guadagno ma una perdita annua superiore ai 150.000 euro, dovuta ai leasing di ben 10 ambulanze che alla Cri di Como costavano annualmente circa 200.000 euro ed il rimborso di 70.000 euro, aumentato nel 2023 a circa 100.000, non bastava neppure a coprire i soli leasing».

«Il Giro d’Italia? Per noi era una perdita superiore ai 150mila euro»

Su questo tema, contattate diverse fonti, è emerso che caricare l’intero leasing di ben 10 ambulanze (quelle impegnate per 3 settimane all’anno al Giro erano nove, non oltre 5 per le altre gare) su questa voce, suona stonato. Perché quelle ambulanze non sono ad uso esclusivo del Giro e, anzi, molte sono utilizzate in prevalenza per altri servizi. E qualcuno fa notare: ma se davvero si perde 150mila euro per quel servizio, perché due comitati hanno subito fatto a gara per averlo?

© RIPRODUZIONE RISERVATA