Turismo, agli stranieri piace Como: rappresentano l’85% degli arrivi in provincia

I dati Le elaborazioni 2023 dell’Osservatorio regionale per l’attrattività. Dopo Milano e Brescia è Como la provincia con il record di soggiorni

Como è la provincia lombarda più gettonata dagli stranieri che raggiungono l’85% degli arrivi. Il dato spicca dalle elaborazioni dell’Osservatorio per il Turismo e l’Attrattività di Regione Lombardia, per fare un confronto, a Milano i visitatori esteri nel 2023 sono stati il 66%.Milano e Brescia sono le mete lombarde che hanno incassato più pernottamenti nel 2023, rispettivamente 18,8 milioni e 13,1 milioni, seguono Como (4,6 milioni di soggiorni) e Sondrio (4,4 milioni): «La prima meta nota soprattutto per la stagione estiva, che attrae sul lungolago migliaia di visitatori, mentre la seconda per quella invernale» puntualizza Barbara Mazzali, assessore al Turismo, Moda e Marketing Territoriale e Grandi Eventi di Regione Lombardia.

Buone le performance anche delle altre province: Bergamo (2,7 milioni di presenze nel 2023), Varese (2,4 milioni), Monza Brianza (1,5 milioni), Lecco (1,1 milioni), Mantova (684mila), Pavia (560mila) e Cremona (453mila).

«I dati vanno analizzati con calma, non è a mio avviso una competizione a chi riceve più turisti, ovviamente è importante il volume, e meno male che il trend è in crescita, però bisogna cercare di guardare anche alla qualità del turismo che abbiamo sui nostri territori, iniziando a esaminare i soggiorni medi – sottolinea Giuseppe Rasella responsabile del settore turismo per la Camera di Commercio Como Lecco – Rispetto a un ospite che si ferma solo una notte, un breve passaggio, sarebbe preferibile cercare di aumentare la permanenza dei turisti per più giorni affinché abbiano la possibilità di visitarne una parte più ampia, in questo siamo sotto la media regionale».

La permanenza media sulle province di Como e Lecco era di 2,7 giorni nel 2022 (2,5 nel 2014) a fronte di una media lombarda di 4,3 notti. Destagionalizzare e delocalizzare sono tra gli obiettivi legati al turismo più volti sottolineati dalla Camera di Commercio. «Lo scorso anno abbiamo raggiunto quasi 51 milioni di pernottamenti, di cui 32,8 milioni di stranieri, il 64%, e 18 milioni di italiani, il 35% - spiega l’assessore Mazzali - Un traino potente viene dai turisti internazionali che arrivano prevalentemente dall’Europa, 23,1 milioni, dall’Asia con 3,7 milioni e dal Nord America, tre milioni. La distribuzione dei pernottamenti per mese evidenzia un picco nella stagione estiva, trainato dalle presenze straniere, che a luglio 2023 hanno raggiunto i 6,5 milioni, sotto la spinta del 70% di presenze estere». I primi sono i tedeschi (7 milioni di pernottamenti nel 2023), seguiti da statunitensi (2,4 milioni), francesi (2,1 milioni), britannici (2 milioni), olandesi (1,7 milioni), svizzeri (1,4 milioni) e polacchi (1,3 milioni).

«Tradizionalmente il Lago di Como è sempre stato internazionale, fin dai tempi addirittura del Gran Tour dell’Ottocento, ma in questi anni stiamo assistendo a un cambio dei mercati di riferimento» evidenzia ancora il responsabile turismo della Camera di Commercio Rasella. Che aggiunge: «Senza dimenticare i mercati che hanno reso famoso il territorio in tutto il mondo, dalla Germania ai paesi anglofoni, che dobbiamo continuare a presidiare, e senza mettere in secondo piano il mercato interno che è importante, l’Asia sarà il grande player dei prossimi decenni. La competizione oggi va considerata in ottica globale, non paragonando due territori italiani, perché i competitor sono internazionali. Un turista asiatico che decide di visitare l’Europa, sceglierà l’Italia o la Francia? La competizione è agguerrita».

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