Villa Olmo, partiti i lavori nel parco: «Assegnati interventi per 14 milioni»

Il cantiere Via al maxi cantiere che interesserà sia l’esterno sia gli spazi della villa. Rapinese: «Enorme obiettivo andato in porto, abbiamo corso per non perdere i fondi»

Villa Olmo, consegnati i cantieri: 14 milioni di lavori al via.

Ieri mattina nel parco di villa Olmo sono arrivati degli operai che hanno recintato la fontana davanti all’ingresso. Si tratta del primo passo per incominciare i lavori per la completa riqualificazione del compendio. Con la sola villa chiusa per due anni dal primo di gennaio.

I primi passi

Le ditte incaricate in questa prima fase hanno tempo 180 giorni, quindi sei mesi, per intervenire sul Casino sud, la casetta verso la passeggiata Lino Gelpi, la fontana centrale, parte delle statue e il tempietto. Bisogna quindi aspettarsi un parco movimentato nelle prossime settimane, anche se mai del tutto chiuso. Verrà infatti garantito il passaggio ai cittadini. Verso il chilometro della conoscenza sono previsti alcuni interventi sui percorsi verdi. Poi tra un mese verranno interessate anche le vasche con le piante acquatiche e l’orto botanico.

Di qui a fine anno intanto proseguirà la progettazione per rimettere a nuovo anche gli interni della villa. Le cui opere come detto andranno avanti a porte chiuse durante tutto il 2024 e il 2025.

«Sì, ma già da adesso abbiamo consegnato tutti i lavori – spiega il sindaco Alessandro Rapinese – più precisamente dal 4 di settembre. Sono la bellezza di 14 milioni di lavori sul parco e sulla villa. L’azienda aggiudicataria può portare avanti la progettazione sulla villa, da chiudere dal primo gennaio per 700 giorni. Nel mentre si comincia da subito all’esterno. Si parte adesso, per sei mesi. Con il parco che resta aperto. È un enorme obiettivo che mandiamo in porto, contrariamente a chi ha governato la città prima di noi. Abbiamo corso per non perdere i fondi».

Aiuole recintate

Finanziamenti, progetti e procedure sono state avviate durante il precedente mandato. Già la giunta guidata da Mario Lucini aveva concluso una prima parte di lavori grazie alle risorse ottenute dalla Fondazione Cariplo, poi in parte persi per ritardi negli anni successivi. Gli attuali binari sono invece in gran parte quelli del Pnrr, il piano di ripresa nazionale i cui passaggi devono essere frequentemente rendicontati. Le aziende che hanno firmato il contratto e hanno il compito di portare avanti le opere sono la Gasparoli Srl di Gallarate e la Lithos di Venezia.

Chi dovesse passare dal parco affacciato sul lago in questi giorni non potrà non notare le due grandi aiuole recintate con il nastro bianco e rosso. Sono delimitate ormai dal 23 agosto. Il passaggio sul prato è impedito perché i due grandi olmi sono considerati pericolanti. Da abbattere?

«Solo l’olmo verso il lido – spiega Ettore Piero Frigerio, presidente degli agronomi di Como incaricato di effettuare le verifiche sulle piante del parco – è purtroppo malmesso. C’è ancora qualcosa di buono, ma si tratta di una pianta a fine vita, che non ha futuro e che prima o poi sarà comunque da sostituire. L’altro olmo verso la città invece resta dov’è. Verrà alleggerito, consolidato, ma è ancora forte e sano. Abbiamo comunque una decina di piante da abbattere e manutenere da settimana prossima dentro al parco. Sono alberi rovinati dalle ultime recenti intemperie».

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