La fuga di Icaro chiude la stagione Prosa del Teatro Sociale di Como

Cartellone Va in scena questa sera nella sala cittadina la pièce scritta, diretta e interpretata da Daniele Finzi Pasca: spettacolo con trentatré anni di repliche

Sarà un vero evento a siglare, questa sera, la chiusura della programmazione di Prosa della Stagione Notte, al Teatro Sociale di Como. Alle 20.30, la sala comasca ospiterà, per la prima volta, “Icaro”, spettacolo ormai storico, dopo trentatré anni di repliche (oltre ottocento) in tutto il mondo.

La pièce è scritta, diretta e interpretata da Daniele Finzi Pasca, artista svizzero di fama internazionale, autore, regista, coreografo, designer luci, oltre che attore e co-fondatore della Compagnia che porta il suo nome. Attraverso le tecniche della clownerie, di cui è maestro, Finzi Pasca incanterà anche il pubblico del Sociale, costruendo un percorso di empatia, immaginazione e stupore. «Per la prima volta “Icaro” arriva al Teatro Sociale di Como - spiega Finzi Pasca - ne sono molto contento. Erano tanti anni che la mia amica Barbara Minghetti mi chiedeva di proporre questo lavoro sul vostro palcoscenico. Finalmente ci siamo riusciti».

Fragile e intensa poesia

Proposto in scena con le musiche di Maria Bonzanigo, “Icaro” è definito dal suo autore «una “cosina” piccola piccola», soprattutto in rapporto a spettacoli grandiosi che Finzi Pasca ha firmato negli anni. Ricordiamo, ad esempio, per il Cirque du Soleil, due allestimenti storici come “Luzia” nel 2016 e ancora prima, nel 2005, “Corteo” visto da più di otto milioni di spettatori in dieci anni. Allestimenti faraonici, a cui si aggiungono anche opere liriche e le regie di spettacoli dedicati all’inaugurazione di Olimpiadi, come Torino 2006 e Sochi 2014, per i Giochi Olimpici e Paralimpici. Eppure tutto questo fervore nasce proprio dalla fragile ma intensa poesia di “Icaro”. «Continuiamo a riproporlo perché è alle radici del nostro modo di intendere il teatro - spiega Finzi Pasca - Un teatro “per arte di levare”, che vive di una semplicità che non è banalità o povertà di mezzi, ma essenza stessa dello stare in scena. Ogni sera, racconto in scena, guardando negli occhi uno spettatore e portando tutti in un viaggio emotivo che, con leggerezza, passa attraverso il dolore e la fatica del vivere. “Icaro” è una medicina anche per me e per tutta la compagnia. Un ritorno alle origini per abbracciare l’idea fondativa della Compagnia Finzi Pasca».

Come suggerisce il titolo, lo spettacolo si rifà al mito, ma con l’intento di ridiscuterlo. Continua l’autore e interprete: «La leggenda antica ci dice che Dedalo, il padre di Icaro, abbia capito della caduta del figlio senza però poterla vedere con i suoi occhi. E allora, perché non immaginarsi un altro finale? Perché non pensare ad una fuga del giovane? Questo è il nostro augurio per il personaggio del mito e anche per tutti noi». I biglietti sono in vendita a 20 euro più prevendita. Info: www.teatrosocialecomo.it.

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