Non solo scherzi: il Carnevale è opportunità per chi è in difficoltà

Cantù Una tradizione che sa anche di impegno sociale. Come racconta la storia della cooperativa In Cammino

La faccia sociale del Carnevale Canturino appare quando un evento storico della tradizione culturale e antropologica di un luogo diventa anche un’opportunità di integrazione sociale per i lavoratori svantaggiati. Si creano così legami e sinergie difficili da rompere che anzi ribadiscono la forza di portare avanti iniziative di condivisione che coinvolgono davvero una città intera. E senza che la festa passi in secondo piano, si arriva a incontrare un Carnevale più discreto, meno appariscente, ma senza il quale i carri, i figuranti e le risate non potrebbero andare in scena.

Come ormai consuetudine da oltre 20 anni, il carro allegorico del Truciolo, simbolo tradizionale del carnevale canturino, è stato ancora una volta trainato e lo sarà ancora, in tutte le sfilate previste, da uno dei mezzi agricoli della Cooperativa sociale In Cammino.

Montaggio e smontaggio

Alla guida del trattore c’è il responsabile agronomo dell’ufficio tecnico della cooperativa, Sergio Marelli che è in prima linea insieme a sei operatori di In Cammino, impegnati nel montaggio e smontaggio dei dissuasori che segnalano e indirizzano il percorso delle sfilate. Prima di lui il ruolo di autista del carro che apre il Carnevale di Cantù storicamente era ricoperto da Roberto Frigerio, detto Friz, ormai una figura iconica che da In Cammino aveva trovato il suo posto all’interno del corteo, spesso mostrando stravaganti travestimenti in linea con l’atmosfera.

Gli operatori di In Cammino iniziano la domenica mattina alle 6 e finiscono la sera, quando in strada sono rimasti solo coriandoli e stelle filanti. Ma la sensazione di far parte di un progetto unico, riconosciuto e sentito dalla popolazione ripaga della sveglia e delle fatiche.

«Partecipare e offrire il nostro contributo alla buona riuscita di un’iniziativa cittadina è per la nostra Cooperativa un’ennesima dimostrazione della nostra affezione alla città e alla sua cittadinanza – spiegano da In Cammino -. Da anni cooperiamo in questo territorio offrendo servizi di utilità sociale. Ci sembra giusto metterci al servizio anche per una manifestazione di festa e di convivialità per la quale, in stretta collaborazione con gli organizzatori, volentieri rendiamo disponibili mezzi e uomini nelle tre manifestazioni previste per questo 2023».

Su base volontaria

L’entusiasmo non manca. «Da sempre tiriamo il carro del Truciolo, simbolo del nostro Carnevale – racconta Marelli – Siamo una presenza silenziosa, meno vistosa, ma parte attiva per far andare avanti questa grande macchina che affascina adulti e bambini. Questo servizio è svolto in maniera volontaria, mentre agli operatori è riconosciuto un compenso che è per loro importante, sia per ribadire la qualità del loro lavoro, sia perché li include in un’iniziativa che ha un forte eco anche fuori da Cantù».

In Cammino è una cooperativa sociale senza scopo di lucro, che offre opportunità di lavoro a persone svantaggiate. Affidarle dei lavori significa contare su professionalità, competenza ed efficienza, ma anche dare un’occasione di riscatto a persone in difficoltà. Da 20 anni annovera nel suo curriculum di essere parte pulsante di un Carnevale che si appresta a festeggiare i 100 anni di storia.

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