Addio al “coltellino svizzero”: lo faranno anche senza lama

La svolta Autentico oggetto di culto che potrebbe finire nel dimenticatoio. Divieti in numerosi Paesi. Vendite in calo dopo l’attentato alle Torri gemelle

Ha del clamoroso la novità ventilata da “Victorinox”, l’azienda fondata nel 1884 con sede a Ibach in Canton Svitto, famosa in tutto il mondo per la fabbricazione e l’esportazione in tutto il mondo del celebre “coltellino svizzero” multifunzionale. Secondo le prime informazioni filtrate oltreconfine (ed a tutte le latitudini) “Victorinox” sta studiando un modelli di coltellino svizzero senza lama con l’obiettivo di porre rimedio ai tanti divieti presenti in molti Paesi esteri. Si tratta - a suo modo - della fine di un’epoca, anche se i tanti commercianti interpellati sull’argomento hanno assicurato che il modello con la lama sarà sempre il più gettonato, anche a livello internazionale.

Storia

Per “Victorinox” si tratterebbe dunque di una scelta quasi obbligata, a fronte di una legislazione che cambia di Stato in Stato. Interpellata sull’argomento, la storica azienda con sede in Canton Svizzero ha fatto notare che dall’attentato alle “Torri Gemelle” in poi (datato 11 settembre 2001) le vendite sono andate progressivamente diminuendo sino a raggiungere un meno 30%. Da qui l’idea di “aprire” la produzione a un modello senza lama. Una delle obiezioni poste, soprattutto negli ultimi anni, riguarda il fatto che in diversi Paesi la lama del coltellino sopra gli 8 centimetri crea seri problemi al possessore. A questo fattore se n’è aggiunto un altro, legato al fatto che il franco forte sta portando in dote un aumento dei prezzi e parecchie difficoltà sull’export. C’è poi un terzo aspetto direttamente connesso alla spietata concorrenza da parte di produttori che pur sbirciando a ciò che accade in Canton Svitto si sono messi a produrre modelli simili (ma non uguali) al di fuori dei confini federali. Da qui la decisione di abbandonare la lama e proseguire con una produzione più commerciale.

Il dato oggettivo è che dal 1884 in poi il coltellino svizzero rappresenta una vera e propria icona della vicina Confederazione. Bisogna però sapere che il primo coltello tascabile è nato da un’unione di intenti e di nazioni e, nel dettaglio, da un’idea tedesca, un utensile francese, una produzione svizzera e una distribuzione internazionale. È diventato famoso a tal punto da essere immortalato in diversi film e telefilm cult del piccolo schermo. L’inossidabile MacGyver - protagonista di una serie Tv che in America e, di riflesso, in Italia ha spopolato tra la seconda metà degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 - riusciva a fare tutto grazie al suo coltellino svizzero. Coltellino che è poi comparso per esempio nei film “Arma letale 3” e “I Fantastici 4”.

Utilissimo

Per chi ancora non lo conoscesse, il coltellino svizzero è un piccolo coltello dalla lama ripiegabile dotato di molti altri attrezzi, che possono comprendere stuzzicadenti, forbici, pinzette, apribottiglie e cacciaviti. Tutti gli attrezzi sono ripiegati all’interno del manico e vengono estratti per l’uso. “Victorinox” e “Wenger” gestiscono gran parte della produzione e dei mercati. Le variazioni “sul tema” non mancano. In uno dei modelli più recenti è stato inserito anche un puntatore laser.

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