Cresce il traffico dei cieli in Svizzera: ora Ginevra e Zurigo parlano di sostenibilità

Il quadro Sono più che positivi i numeri dei due principali scali elvetici. Sconti e incentivi finanziari per chi usa aeromobili di ultima generazione

Il traffico aereo nella Confederazione elvetica si è tenuto stretto il segno “più” lo scorso anno. Oltre a evidenziare dati positivi per Lugano - realtà che si basa per lo più sull’aviazione privata, come raccontiamo nell’intervista di copertina - si sono distinte le performance dei due aeroporti chiave del Paese.

Le cifre

Nel 2023 l’aeroporto di Ginevra ha infatti registrato 16,48 milioni di passeggeri, il 17,02% in più rispetto al 2022. Il numero di passeggeri rappresentava il 92% del numero di passeggeri nel 2019, pre-Covid. Anche il fatturato è cresciuto, arrivando a 489,6 milioni di franchi nel 2023 (423,1 milioni nel 2022). Dopo la deduzione della quota di profitto pagata al Cantone di Ginevra – precisa la società - il profitto ammonta a 44,3 milioni di franchi svizzeri.

Viene sottolineato l’effetto combinato dei costi operativi controllati e delle tariffe aeronautiche più alte per la migliore redditività. Il margine Ebitda è del +38,6% (+37,4% nel 2022). Si sta dunque tagliando quel debito che era gravato con la crisi legata alla pandemia.

Le entrate aeronautiche sono cresciute del 15,7% a 287,2 milioni di franchi rispetto al 2022, per l’incremento del traffico (movimenti e passeggeri). D’altro canto, le spese operative hanno tenuto il passo con l’aumento dell’attività: +25,8% rispetto al 2022 e il raggiungimento di 150,1 milioni di franchi alla fine del 2023.

Ancora, si sono accentuati i costi del personale nel 2023, di 5,2 milioni di franchi svizzeri. Sul fronte dei passeggeri, Ginevra ne ha gestiti 16.482.713, il 17,02% in più rispetto al 2022, ma il 8,05% in meno rispetto al 2019: non si è ancora raggiunto il livello prepandemico insomma. Il traffico totale (ciò vuol dire programmato, charter, commerciale e non commerciale) è cresciuto del 5,93% rispetto al 2022. Il numero di destinazioni è salito da 146 nel 2022 a 148 nel 2023. Prime cinque città servite: Londra, Parigi, Porto, Lisbona e Amsterdam. Le prime tre compagnie: easyJet (46,4%), SWISS (12,2%), British Airways (4,9%).

Prima di proseguire sul traffico, c’è un dato che accomuna gli scali e riguarda il cammino della sostenibilità. Ginevra offre incentivi finanziari per invitare le compagnie aeree ad utilizzare aeromobili di ultima generazione e più silenziosi. Già il 32,53% dei movimenti di aerei e charter è stato di questo segno lo scorso anno.

Il 2024 è intanto iniziato bene a Zurigo: lo scorso febbraio 2,017,326 passeggeri, hanno comportato un aumento del 16% rispetto all’anno precedente. In questo caso, i livelli di viaggiatori coprono il 99% di quelli del 2019.

Un milione e 367.318 I passeggeri locali. Inoltre, anche le merci crescono: 34.053 tonnellate, +7%.

Poiché I due hangar per merci West e Mitte sono in uso da oltre 60 anni, non potevano continuare a dare la risposta necessaria, al passo con i tempi insomma, bisognava agire e cambiare. Una considerazione: prima - spiega la società – il settore delle merci era per lo più basato su merci pallettizzate standardizzate, mentre oggi ci si concentra su merci piccole e con requisiti diversi. Di qui la necessità di crescere e investire su un edificio di quasi 9.500 metri quadrati all’avanguardia, con 20 rampe di attracco per i camion, aree per i processi di importazione ed esportazione, nonché per i controlli doganali e di sicurezza. È il nuovo hangar per merci Rächtenwisen.

Ma cosa accade a Lugano in tutto questo? Qui il traffico è primariamente nel segno dei voli privati. Secondo i dati pubblicati lo scorso anno dal Corriere del Ticino, l’aviazione privata qui genera 8mila movimenti all’anno, una quindicina al giorno.

Il caso Lugano

Lo stesso giornale raccontava la visione positiva di Flights and Travels, l’agenzia di viaggi che rappresenta la Silver Air, ultima compagnia aerea a occuparsi di voli di linea dallo scalo luganese (vedi quelli per l’isola d’Elba). Il vantaggio di questo scalo secondo la società è l’impatto familiare, neanche l’ombra del caos che si può respirare negli altri aeroporti.

Ma di fronte ai nuovi segnali da Lugano, c’è anche chi chiede di riportare i voli di linea qui dopo il disimpegno di Swiss quattro anni fa, almeno temporaneamente. Questo anche per ovviare ai disagi al traffico passeggeri causato dalla situazione della galleria ferroviaria di base del San Gottardo. La richiesta ufficiale è stata dell’Associazione passeggeri e aeroporti della Svizzera italiana.

La risposta però è già arrivata ed è negativa: ciò non rientra nei piani della compagnia.

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