«Noi, democratici e neutrali»
Il messaggio del presidente

Le dichiarazioni Alla guida del governo fino alla scadenza di dicembre Alain Berset ha rilanciato l’orgoglio rossocrociato ai residenti all’estero

«Care svizzere e svizzeri all’estero, in occasione della nostra festa nazionale, vorrei rivolgervi un messaggio d’ottimismo e d’apertura».

Secondo tradizione, anche quest’anno il presidente di turno della Confederazione, l’influente consigliere federale Alain Berset, ha rivolto il proprio saluto istituzionale «agli svizzeri ed alle svizzere all’estero» (inclusi dunque quelli che vivono nel nostro Paese), in occasione della Festa nazionale del 1° agosto.

Di crisi in crisi

«Da molti mesi stiamo vivendo un periodo tormentato. Coronavirus, guerra in Ucraina, energia, clima, ritorno dell’inflazione. Le crisi si succedono a ritmo serrato - le parole di Alain Berset, la “voce” del Governo svizzero durante il biennio della pandemia, a fine dicembre lascerà dopo 12 anni l’esecutivo federale - Dovunque si viva, in questo contesto burrascoso non è sempre facile orientarsi». Il 1° agosto, secondo il presidente di turno della Confederazione, è dunque «una buona occasione per ricordare che cosa sta alla base della forza e della coesione della Svizzera e perché possiamo guardare al futuro con fiducia».

Da qui l’elenco dei buoni propositi, «dalla promozione della pace, alla difesa della democrazia e della libertà d’espressione, all’attaccamento alla neutralità, al senso del compromesso o alla solidarietà. Questi valori sono radicati nelle nostre istituzioni e sono garanzia di credibilità e stabilità».

Il 2023 è anche l’anno in Confederazione festeggia i 175 anni della Costituzione rossocrociata, una celebrazione importante «che ci ricorda che nel 1848 la Svizzera è stata la prima democrazia in Europa». «Ma il nostro Paese – anche se può sembrare paradossale – deve la sua coesione anche alla sua diversità - ha poi aggiunto Alain Berset -. Alla diversità delle lingue e delle culture, ma anche alla diversità delle prospettive e delle opinioni e all’importanza che diamo al dialogo. Per voi, questo significa che dovete far sentire la vostra voce e partecipare alla vita politica esercitando i vostri diritti civici».

Poi un’importante novità ovvero «la ripresa delle prove di voto elettronico, ancora limitate», confermando che «nella ciberamministrazione sono necessari altri progressi».

Poi l’augurio conclusivo: «Care svizzere e svizzeri all’estero, nel corso dei secoli, la Svizzera si è costruita e ha prosperato come Paese aperto agli altri, aperto al mondo. Non rinneghiamo questa tradizione e guardiamo fiduciosi al futuro, È molto importante, soprattutto in un periodo tormentato come questo, in cui il multilateralismo e le democrazie sono rimessi in questione. Difendendo insieme i valori che caratterizzano la Svizzera, potremo conservare ciò che ci unisce e far progredire il nostro Paese».

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