Colpito dal fuoco d’artificio, è fuori pericolo: ma l’occhio rimane a rischio

Centro Valle Intelvi Prognosi di 40 giorniper l’uomo di Lanzoferito dal fuoco d’artificioAvrebbe fatto tutto da solo

Pur essendo stata sciolta la prognosi - nell’ordine dei quaranta giorni -, i prossimi saranno giorni decisi per capire se il cinquantatreenne nato a Milano, ma residente in centro a Lanzo d’Intelvi (Alta Valle Intelvi) potrà o meno riacquistare la piena funzionalità dell’occhio destro, che ha subito una lesione molto seria un quarto d’ora dopo la mezzanotte del 31 dicembre, causata da un fuoco d’artificio.

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L’uomo stava salutando il nuovo anno nel giardino di un’abitazione di via Tenente Rigamonti a San Fedele d’Intelvi (Centro Valle Intelvi), la strada che sale verso Blessagno, quando qualcosa è andato storto. I carabinieri di Porlezza sotto l’egida della Compagnia di Menaggio hanno subito dato corso alle indagini del caso per ricostruire l’accaduto. Indagini che di fatto si sono rapidamente concluse senza ipotesi di reato.

E questo perché a provocare la profonda lesione sarebbe stato un “errore umano”. L’ipotesi in campo è che potrebbe essere stato (il condizionale è d’obbligo, visto il riserbo che accompagna la vicenda) lo stesso cinquantatreenne ad azionare il fuoco d’artificio, che poi ha generato il grave infortunio.

Di sicuro, i carabinieri hanno escluso che il fuoco artificiale possa essere rimbalzato ed esploso all’interno del giardino dalla strada che corre parallela alla proprietà. Subito soccorso, l’uomo è stato trasportato con l’elisoccorso del 118 all’ospedale Sant’Anna di Como, dove è stato sottoposto ad un lungo intervento chirurgico con i crismi dell’urgenza.

La notizia è stato molta apprensione in Val d’Intelvi e non solo, dove peraltro per salutare l’arrivo del 2024 si è dato corso a numerosi (mini) spettacoli pirotecnici, anche ai margini delle strade provinciali, come forse mai nel post pandemia. Come detto, pur essendo stata sciolta la prognosi, solo nei prossimi giorni si saprà se il cinquantatreenne di Lanzo potrà riacquistare la piena funzionalità dell’occhio destro. Inizialmente si era parlato di un grosso petardo, esploso ad altezza d’uomo. Poi gli accertamenti dei carabinieri hanno appurato che a provocare la grave lesione era stato un fuoco d’artificio.

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