Minacce e violenze nel segno della droga in Alto lago: a Consiglio in azione anche giovanissimi

Gravedona ed Uniti Choc per gli episodi. Soldarelli: «Realtà che purtroppo conosciamo». L’invito a non ricorrere a misure estreme: «Ci sono denunce, il cerchio si sta stringendo»

Giovani, anzi giovanissimi.

Le segnalazioni a Consiglio di Rumo per frequenti minacce e intimidazioni a residenti e passanti con esplicite richieste di denaro coinvolgerebbero, in particolare, alcuni ragazzi anche minorenni.

Il vandalismo messo in atto l’altra notte ai danni di un’auto regolarmente parcheggiata non è passato inosservato: sul cofano, fatta con lo spray, è comparsa la scritta “paga la droga”, che non fa altro che avvalorare le testimonianze dei cittadini su un pesante giro di tossicodipendenza, fatto di spaccio e consumo, in alcuni angoli del rione diventati autentici ricettacoli di delinquenza.

Fenomeno

«È una realtà che, purtroppo, conosciamo – interviene il sindaco del paese Cesare Soldarelli – Personalmente non so se dietro tutti gli episodi ci siano sempre e solo dei giovanissimi che vivono situazioni di profondo disagio, ma è certo che anche loro siano coinvolti. Ci sono degli spazi, in particolare, che vengono spesso utilizzati dalla microdelinquenza, anche se il fenomeno non è sempre marcato come in questa fase».

Una realtà non facile da affrontare proprio perché di mezzo ci sono anche dei minorenni con alle spalle situazioni familiari non semplici. A dir poco inquietante l’aggressione in pieno giorno di un residente che stava telefonando, con i due giovanissimi autori che pensavano li avesse filmati: uno dei due ha spaccato una sedia del bar sulla schiena del malcapitato, che è dovuto ricorrere a cure in pronto soccorso, dove i due l’hanno raggiunto e ancora minacciato.

Disagio

«Siamo in stretto contatto con le forze dell’ordine e anche i nostri agenti di polizia municipale collaborano con i carabinieri – prosegue il primo cittadino – Mi rendo perfettamente conto del disagio e della legittima preoccupazione che stanno vivendo i residenti e so che qualcuno è stato persino aggredito senza motivo; è ovvio che comincino a serpeggiare ansie e tensioni, ma inviterei a non ricorrere a misure estreme nel tentativo di farsi giustizia da sé, perché sarebbe la scelta più sbagliata. Con le denunce sporte in questi ultimi tempi, infatti, il cerchio si sta stringendo».

All’origine dell’aumento della delinquenza, come ben sa anche l’amministrazione comunale, c’è la tossicodipendenza: che non riguarda più le droghe leggere diffuse fin dai decenni addietro, ma soprattutto la devastante eroina.

Percorsi educativi

«C’è stato un progressivo diffondersi di droghe pesanti anche nel nostro territorio – ammette Soldarelli – e ciò deve chiamare tutti a responsabilizzarsi e a fare qualcosa in prima persona. Occorre intraprendere percorsi educativi, offrire ai ragazzi maggiori alternative di ritrovo, culturali e di svago. È un discorso che deve partire a monte e coinvolgere istituzioni, associazioni, parrocchie e cittadini».

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