Sentieri e sicurezza: tracciati dal Cai
quasi 70 chilometri

Valle Intelvi La presentazione della seconda fase del progetto tra Moltrasio e Griante fino al Ceresio: «Una rete fruibile da chi frequenta i nostri monti»

Parte il progetto per la numerazione e tracciatura dei sentieri nel comprensorio della Comunità Montana Lario Intelvese.

In un recente incontro nella sala del consiglio della Comunità montana Lario Intelvese aperto a tutti gli amministratori del territorio, la sezione Valle Intelvi del Club Alpino Italiano ha presentato il progetto per la numerazione e tracciatura dei principali sentieri dell’intera Comunità, ovvero di tutta la rete dei sentieri compresa tra il territorio del comune di Moltrasio e quello di Griante, con la sponda occidentale del Lario e quella orientale del lago di Lugano a delimitarne i confini esterni.

Viabilità pedonale

«L’obiettivo- racconta il presidente della sezione Cai Valle Intelvi Vittorio Mazzola - è quello di rendere l’intera rete in quota fruibile a tutti coloro che frequentano le nostre montagne, siano essi residenti o turisti, in sicurezza, recuperare la viabilità pedonale storica, sostenere la diffusione di forme di turismo sostenibile a basso o bassissimo impatto ambientale e valorizzare e promuovere il patrimonio culturale del territorio favorendone la tutela».

«Nel nostro territorio vi sono alcuni importanti lunghi percorsi come la Via dei Monti Lariani e il Sentiero Italia Cai ossia la rete sentieristica che attraversa tutte le regioni italiane in un cammino di oltre settemila chilometri ma altrettanto troviamo sentieri di grande rilevanza storica come quelli lungo la “Linea Cadorna” o paesaggistica che raggiungono alcune mete tra le più spettacolari come il Monte Generoso, la Sighignola o l’affaccio sul lago di Como del Monte Galbiga e dalla Bassa all’Alta Valle Intelvi » aggiunge Mazzola.

Tutti sentieri che progressivamente sono stati un richiamo turistico oltre a valorizzare il territorio.

«Ma le persone devono sapere dove si trovano, dove andare, in quanto tempo di percorrenza e con quale difficoltà e questo l’aspetto principale del nostro progetto» aggiunge il presidente Cai.

Il ruolo dei volontari

All’incontro hanno partecipato il presidente della Comunità montana Ferruccio Rigola, il direttore del Consorzio Forestale Corrado Zucchi ed alcuni sindaci, i rappresentanti delle sezioni Cai di Moltrasio e Menaggio, Sergio Peduzzi, presidente della Commissione Cai Lombardia Sentieri e Cartografia, nonché alcune associazioni di volontariato particolarmente attive a conferma di un necessario impegno comune e di squadra. Il progetto prevede l’individuazione dei sentieri da numerare, la loro tracciatura Gps e Gpx ed infine la realizzazione di segnavia verticali ed orizzontali lungo tutti i percorsi.

Al momento sono stati già numerati una ventina di sentieri e circa 66 sono i chilometri già rilevati. Il progetto assicura uniformità della segnaletica dei percorsi escursionistici su tutto il territorio. La legge regionale fa esplicito riferimento all’utilizzo dei criteri per la segnaletica definiti dal Cai.

Competenze

La posa e la manutenzione della segnaletica orizzontale e verticale, il nome del toponimo, rientrano tra le competenze degli enti territoriali che possono affidarne la realizzazione al Cai unitamente ad altri enti istituzionali operanti sul territorio. L’obiettivo della mappatura dei sentieri è quello del recupero della viabilità pedonale storica e permettere la frequentazione dell’ambiente montano in sicurezza secondo i principi « so dove sono, so dove vado, in quanto tempo e con quale difficoltà, e so dove mi trovo in caso di necessità e di soccorso».

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