Sentiero chiuso, ma passano: «La gente rispetti i divieti»

Moltrasio Chiuso da ottobre per uno smottamento, è in attesa di lavori Si sono registrati anche un paio di infortuni. Il sindaco: «I cartelli ci sono»

«Ma la gente non vede i cartelli? Per quanto tempo il sentiero rimarrà in queste condizioni di pericolo costante per gli avventurieri, che giornalmente incuranti lo percorrono sfidando la “sort”?».

Questo l’appello di una cittadina di Moltrasio che, qualche settimana fa, si è ritrovata in giardino una cagnolina, caduta dal Sentee di Sort, anello di congiunzione tra Moltrasio e Rovenna (Cernobbio), chiuso da inizio ottobre a causa di uno smottamento in un terreno privato che sta sotto il sentiero, a ridosso della frazione di Casarico.

Gli escursionisti

Fin da subito il Comune aveva provveduto a mettere la dovuta segnaletica per impedire l’accesso ai numerosi escursionisti che lo percorrono - si tratta di un itinerario adatto a tutti e molto bello, con diversi punti panoramici – ma, nonostante i cartelli, pare che siano in molti a non tenere conto della chiusura e, anzi, a superare la zona considerata pericolosa per raggiungere Rovenna, o viceversa. A oggi, infatti, è praticabile solo il primo pezzo fino alla località “Niasc”. Come ha raccontato la cittadina di Moltrasio, proprio durante le festività natalizie un cane, che era insieme ai padroni, è scivolato dal sentiero precipitando nel suo giardino, dopo un volo di alcuni metri. La famiglia che abita lì e che, in quel momento, era fuori, lo ha soccorso e riportato ai padroni che lo chiamavano. Una domenica di fine novembre poi, un turista torinese di 69 anni era caduto nella parte finale verso Moltrasio del sentiero, proprio nella zona chiusa al passaggio. Un grosso rischio per lui, che si era ferito a una gamba: le conseguenze avrebbero potuto essere peggiori. Come racconta chi abita in zona, si tratta di un rischio che corrono in molti.

L’ordinanza al privato

«Noi abbiamo messi i cartelli e c’è stata anche un’ordinanza fatta al privato che deve provvedere – chiarisce il sindaco di Moltrasio Carmela Ioculano –. I cartelli ci sono, se le persone passano se ne assumono la responsabilità, non si può mettere l’esercito per non far passare la gente. Se si usa la testa, si può capire che se c’è il divieto, non si può andare. Il problema, più che altro, è sotto il sentiero: al di là di questo, se si è ritenuto di chiuderlo ci sono delle motivazioni. Purtroppo sta andando un po’ per le lunghe, non certo per colpa del Comune. Ora aspetteremo ancora un po’ di tempo e poi vedremo come si comporterà il privato. Anche le persone, comunque, anziché togliere nastri e cartelli dovrebbero rispettarli, dato che nessuno si diverte a mettere divieti. Ma se chi passa ritiene di essere superiore, davanti a questi comportamenti ci sono poche armi».

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