Tassa di soggiorno, un euro a stella: «Giusto far pagare le case vacanza»

Turismo I sindaci di Menaggio, Tremezzina, Bellagio e Varenna fanno quadrato sul rincaro. Da tre a cinque euro anche per gli alloggi. «Soldi necessari per investire a favore dei residenti»

I Comuni del Distretto turistico del Centro Lario (Menaggio, Tremezzina, Bellagio e Varenna) hanno deciso di uniformare le tariffe della tassa di soggiorno e la nuova regola è quella di un euro per stella.

Gli ospiti delle strutture alberghiere, insomma, dovranno versare una cifra rapportata al calibro della struttura indicato dalle stelle, con un massimo di 5 euro per i cinque stelle.

Per gli agriturismi sono previsti 3 euro al giorno, per i campeggi 0,50, ma la novità sono i 3 euro giornalieri imposti anche ad ogni ospite delle case vacanze, che negli ultimi anni sono proliferate sul Lario; 5 euro per le volle di pregio e case d categoria A7, A8 e A9.

Ostelli esentati

Una famigliola di quattro persone che si trattiene una settimana in riva al lago in un normale immobile, insomma, dovrà versare 84 euro al Comune di riferimento. Rimangono esenti dalla tassa di soggiorno gli ostelli.

«Le case vacanza portano reddito, ma hanno anche modificato il mercato immobiliare e generato processi importanti e complessi che siamo chiamati a governare attraverso un impegno e una sfida di carattere generale che vogliamo affrontare insieme – affermano i sindaci del Distretto turistico del Centro Lago, Michele Spaggiari (Menaggio), Mauro Guerra (Tremezzina), Angelo Barindelli (Bellagio) e Mauro Manzoni (Varenna) – La ricchezza e lo sviluppo derivanti dal turismo devono risultare non solo compatibili e sostenibili, ma generare anche maggior benessere e qualità della vita per le nostre comunità».

Perno dell’economia

Le tariffe sono state aggiornate e uniformate, calibrandole con i tetti previsti dalla legge: «Il turismo è da sempre uno dei perni della nostra economia, con molteplici benefici sul territorio e le comunità che lo abitano – sottolineano i sindaci coinvolti - Negli ultimi anni, ancor più dopo l’emergenza Covid, cittadini di tutto il mondo hanno scelto di trascorrere le loro vacanze sul nostro lago, raddoppiando di fatto le presenze annuali rispetto a venti anni fa».

«Ciò comporta un impegno sempre maggiore per garantire servizi e attività specifiche legate al turismo e anche per sostenere il maggior impatto che ne deriva sugli ordinari servizi e attività che riguardano direttamente i residenti, con un esborso economico non indifferente».

Gli introiti derivanti dagli aumenti e dalla tassazione delle case vacanza verranno ovviamente reinvestiti per il turismo: «Dal 2011, grazie all’imposta di soggiorno, i nostri Comuni fanno fronte a queste spese salvaguardando così gli equilibri del bilancio dedicati ai servizi per i residenti, evitando di scaricare su di loro i costi diretti derivanti o destinati al turismo – affermano ancora i suddetti amministratori – Con l’impennata dei turisti aumentano le spese per garantire la pulizia delle strade, lo svuotamento dei cestini, la manutenzione del verde, i servizi di collegamento come la navetta serale gratuita».

Servizi da ampliare

«Servizi indispensabili che in alcuni casi vanno ampliati e rafforzati al fine di garantire paesi più belli e ordinati. Un contributo di tutti i “cittadini del mondo” che ogni anno vengono e verranno a visitare i nostri splendidi paesi è un contributo per rendere migliore la loro esperienza e, insieme, la vita delle comunità che li ospitano» concludono i sindaci dei quattro Comuni.

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