Val Sanagra, pedaggio
per chi cerca funghi

Istituito dal comune di Grandola in località La Comuna: «Si può pagare cinque euro per una passione». L’avviso ha creato equivoci: «Chi va a pranzo nei crotti dei monti di Gottro non deve pagare proprio nulla»

Cinque euro per salire a pranzo in uno dei crotti dei monti di Gottro? Un equivoco, anche se il “pedaggio” - che pure esiste - è stato pensato per i cercatori di funghi. E non mancheranno naturalmente le polemiche.Facciamo un passo indietro.

Dal 1° agosto è stato installato un parchimetro in località La Comuna, appena sopra la frazione di Naggio, e c’è chi ha mal interpretato, pensando che il pedaggio fosse imposto per andare semplicemente oltre quel punto. Ma il sindaco di Grandola, Giancarlo Zanfanti, sgombra il campo da equivoci: «Il parchimetro è stato installato a La Comune per essere preservato da azioni vandaliche, quasi inevitabili se fosse stato posto in mezzo al bosco; il pedaggio, tuttavia, riguarda solo il transito dalla località Spin, che si trova circa tre chilometri oltre l’ultimo crotto, fino a Leveja e Pisnera. Il tratto a pagamento, in sostanza, parte da dove la strada diventa sterrata e coincide con la strada agro-silvo-pastorale denominata “Val Sanagra”, che viene regolamentata come consentito dalle normative regionali».

La sintesi è chiarissima. «Chi va a pranzo ai crotti dei monti di Gottro non deve pagare un centesimo, mentre chi prosegue oltre Spin deve munirsi di biglietto che può essere rilasciato in municipio o fatto direttamente al parchimetro ubicato a La Comuna». Il pedaggio, come spiega ancora il primo cittadino, è imposto soprattutto ai cercatori di funghi, mentre saranno esenti i proprietari e affittuari di immobili serviti dalla strada. «Raccogliere funghi è una passione che si può pagare 5 euro – sottolinea Zanfanti – Per i frequentatori abituali, tra l’altro, è possibile fare un abbonamento annuale di 40 euro, che per i residenti a Grandola e Menaggio è di 20 euro». (Gianpiero Riva)

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