Fermato sull’auto rubata con la refurtiva: in carcere

Beregazzo con Figliaro I carabinieri vedono una vettura sospetta, intimano l’alt e lui tenta la fuga. Sulla Cinquecento portata via a Locate oggetti verosimilmente rubati. Domani l’interrogatorio

Quella Fiat Cinquecento corrispondeva in tutto e per tutto alla descrizione di un’auto rubata pochi giorni prima a Locate Varesino. Ma dal controllo della targa non risultava di alcuna auto rubata. E, in realtà, quella targa non risultava neppure quella di una Cinquecento. Per questo motivo sabato pomeriggio i carabinieri di Olgiate Comasco hanno intimato l’alt all’uomo che si trovava al volante. E che ha abbozzato pure a un tentativo di fuga, abortito dopo un paio di svolte. Scoprendo così che non solo la vettura era effettivamente oggetto di furto, ma che a bordo era piena di oggetti quasi certamente rubati, verosimilmente negli ultimi giorni.

L’alt e il fermo

È finito nel carcere del Bassone, con un provvedimento di fermo di indiziato di reato, Salvatore Nazareno Longo, 55 anni formalmente residente a Tradate ma di fatto senza fissa dimora. Vecchia conoscenza delle forze di polizia, l’uomo è stato intercettato di carabinieri a Beregazzo con Figliaro, all’altezza di viale Europa.

Una volta fermato, l’uomo è stato portato in caserma e sono scattati gli accertamenti sull’auto che stava guidando. Vettura rubata il 25 luglio scorso a Locate Varesino, ma alla quale era stata applicata un’altra targa, di cui non era ancora stato denunciato il furto, forse perché presa dall’auto di qualche comasco in vacanza. Fatto sta, che il numero del telaio ha consentito ai carabinieri di fugare ogni tipo di dubbio sul fatto che si trattava proprio di quella 500X portata via quattro giorni prima.

La presunta refurtiva

A bordo i carabinieri hanno anche trovato una serie di arnesi per il perfetto ladro: oggetti da scasso che - si sospetta - potrebbero essere stati usati per consentire di riempire il bagagliaio dell’auto rubata con oggetti che - anche in questo caso parliamo di sospetti, in attesa delle denunce formali - potrebbero essere oggetto di furto: una macchina del caffè di quelle professionali, delle casse audio di uno stereo, un registratore di cassa, generi alimentari e anche uno smartphone. Tutto sequestrato.

Longo è così finito in carcere, sottoposto a fermo di indiziato di reato con l’accusa di ricettazione. Domani mattina dovrebbe essere interrogato dal giudice delle indagini preliminari per la convalida del fermo, mentre l’inchiesta prosegue per restituire gli oggetti ai legittimi proprietari.

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