Gli agricoltori protestano anche nel comasco: «Vogliamo fare impresa, ma non riusciamo»

Lomazzo Sono circa 80 gli agricoltori riuniti oggi a Lomazzo per lamentare i prezzi delle materie prime e le politiche europee. A organizzare la protesta una donna di 33 anni. Presente anche l’europarlamentare leghista Silvia Sardone

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L’organizzatrice della protesta degli agricoltori della Bassa Comasca è Alexandra Bisoc, 33 anni. È stata lei a coinvolgere 80 agricoltori con 40 trattori che nella mattinata di lunedì 5 febbraio, dalle 8.30, hanno sfilato lungo la strada provinciale 32, dopo essersi ritrovati all’altezza della rotatoria, nei pressi del sottopasso ferroviario, a Lomazzo.

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Striscioni, trattori e proteste a gran voce: al centro delle loro rivendicazioni soprattutto lo squilibrio denunciato dagli operatori del settore tra i costi elevati delle materie prime e della produzione e i prezzi troppo bassi con cui poi i prodotti vengono acquistati dagli agricoltori e imprenditori per essere messi sul mercato. «Vogliamo fare impresa, ma non riusciamo»: hanno detto durante il corteo di questa mattina.

Gli agricoltori protestano anche nel comasco: «Vogliamo fare impresa, ma non riusciamo». Video di Cristina Marzorati

Un esempio su tutti, tra quelli citati questa mattina durante la protesta, è quello del latte, comprato a 49 centesimi dagli agricoltori e poi distribuito sul mercato a prezzi che raggiungono anche i 2 euro. Le proteste che oggi hanno coinvolto gli operatori agricoli della Bassa Comasca - ma non mancava anche qualcuno della provincia di Monza Brianza - sono in sostanza allineati a quanto rivendicato dai colleghi del resto d’Italia, ma anche in Francia e nel resto d’Europa. Proteste che settimana scorsa hanno portato più di mille trattori a entrare a Bruxelles, per raggiungere il Parlamento europeo dove giovedì scorso era in corso un Consiglio europeo straordinario.

Protesta degli agricoltori a Lomazzo: «Vogliamo fare impresa ma non riusciamo». Video di Cristina Marzorati

Meno caotica invece la protesta di questa mattina nel comasco, dove gli 80 agricoltori di diverse generazioni - si va dai 30 anni dell’organizzatrice agli ultra ottantenni che si sono uniti ai colleghi più giovani - si sono spostati verso la strada provinciale 2 e poi a Cermenate, lungo la Statale dei Giovi. La meta è Cirimido, dove resteranno nel corso della giornata e dove è attesa anche Silvia Sardone, europarlamentare della Lega.

Arrivata Cirimido nel primissimo pomeriggio, Sardone si è confrontata con gli agricoltori presenti, promettendo loro di voler rispondere in maniera fattiva alle esigenze espresse. «Come è noto al Parlamento europeo, noi ci simao opposti a tutti i provvedimenti criticati: dal Green Deal al Farm to Fork, dal regolamento imballaggi ai finanziamenti alla carne sintetica, fino alla legge sul ripristino della natura e agli accordi commerciale extra Ue che penalizzano le nostre produzioni».

Le proteste, iniziate a gennaio in diversi Paesi europei tra cui Francia e Germania, si sono molto diffuse anche in Italia dalla fine dello scorso mese: con oggi si apre un’altra settimana di rivendicazioni sulle strade, con cortei diretti verso Roma. Le posizioni degli agricoltori che partecipano ai cortei, perlopiù organizzati da associazioni o singoli attivisti, chiedono, come nel caso del corteo che si è svolto questa mattina sul nostro territorio, politiche agricole europee più equilibrate nei loro confronti e meno ambientaliste. Lamentano infatti la scarsa attenzione dei vertici europei alle esigenze del settore e di chi nel settore lavora, con particolare riferimento ai costi di produzione. Tra le aree d’Italia dove si sono svolte le proteste maggiormente partecipate ci sono Milano, dove 200 trattori sono arrivati vicino a Melegnano, settimana scorsa, Brescia e Orte, nel Lazio.

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