Tanta tristezza ai funerali di papà Aldo, caduto in dirupo. L’ultimo abbraccio delle sue bimbe

Lurate Caccivio In tanti all’addio dell’uomo morto precipitando in un dirupo ad Albavilla. Il ricordo della compagna Erica e della sorella Elena: «L’amore che ci lega non finirà mai»

I disegni e i fiori posati sul feretro dalle sue amatissime bimbe e il loro ultimo tenero bacio. Lo struggente addio di Dafne e Noa, cinque e tre anni, al loro adorato papà, Aldo Riva, morto a 42 anni, precipitato in un canalone vicino alla Baita Patrizi all’Alpe del Viceré, dove venerdì era andato a cena con alcuni amici. Tornando a piedi verso il parcheggio è scivolato facendo un volo di un centinaio di metri nel precipizio.

La tragedia

In fondo a quella scarpata si è spezzata prematuramente la sua vita, ricca di affetti profondi, amicizia e passioni, testimoniati simbolicamente dalla fotografia di lui abbracciato alle figliolette e dalla sciarpa della F. B. Leopandrillo 2011 in cui giocava, adagiati sul feretro, ma soprattutto dalle tante persone (parenti, amici, conoscenti, il sindaco Anna Gargano) che ieri si sono stretti alla compagna Erica e alle loro piccole, a mamma Ines, alle sorelle Elena e Silvia e ai suoi cari in un ultimo commosso abbraccio.

Chiesa della Santissima Annunciata gremita per la messa funebre celebrata dal parroco, don Flavio Riva, con padre Giuseppe dell’Isma di Villa Guardia, don Giovanni Rigamonti (parroco di Senna Comasco, dove Aldo Riva si era trasferito nel 2018) e don Isacco Pagani suo coetaneo.

«Oggi ringraziamo Dio per quello che Aldo nella sua breve vita ha fatto, per le amicizie che ha condiviso con quelli che andavano con lui tutte le sere in bicicletta alla casetta, con quelli che hanno goduto della Punto blu metallizzata, con quelli con cui giocava a basket e con quelli che hanno vissuto con lui le ultime ore di gioia e poi drammatiche della sua morte – ha detto don Flavio nell’omelia - Desideriamo per Aldo la serenità, la pace nella casa di Dio. Lo pensiamo col sorriso e una fiaccola in mano, come è raffigurato in una vecchia fotografia di una fiaccolata».

L’ha ringraziato la compagna Erica, ricordando quanto fossero affini: «Abbiamo sempre saputo di essere simili più di quanto pensassimo», preservando nell’intimità della loro famiglia il ricordo di ciò che sono stati insieme. L’ha ringraziato la sorella Elena: «Un fratello è un dono, una risorsa che abbiamo ricevuto e nel nostro caso che ci ha sempre spinto, nei momenti di difficoltà, a stare schierati insieme sempre vicini. Aldo per me tu sei già in alto, con papà (Renato Riva, morto nel 2009 a 58 anni, già vicesindaco, presidente della materna di Caccivio e capogruppo degli alpini, ndr). Quando muoiono fratelli come te, cui ho dedicato pensieri, momenti stupendi e a volte sofferenze e angosce, non scompaiono così semplicemente. Su questa terra non riesco a trovare una risposta a ciò che ti è accaduto, ti voglio pensare sereno, in pace con la persona che più ha contato nella tua vita. La vita può allontanarci, ma l’amore continuerà».

Gli amici del basket

L’hanno ringraziato gli amici del basket e gli amici della casetta, dove erano soliti trovarsi negli anni della giovinezza: «Stasera alle otto in casetta? Quante volte ce lo siamo detti. Dai primi giri in bici per il paese, dai primi ritrovi al palo e poi al Fa&Gi fino alla casetta, nostro punto fermo del passato, del presente e del futuro, dove abbiamo trascorso in assoluto la più bella spensieratezza e felicità. Ciao Aldone, per sempre con noi».

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