Il rogo mortale innescato da una stufetta

Carimate La vittima è un ex costruttore edile di 91 anni, Antonmario Reale. A dare l’allarme la figlia: poi è fuggita in cantina

Alba tragica a Carimate: a causa dell’incendio scoppiato in una villetta un uomo di 91 anni è morto intossicato dal fumo, mentre la figlia di 55 anni è stata portata in salvo. Non ci sarebbero dubbi sul fatto che si sia trattato di una disgrazia e che l’origine del rogo sia accidentale, innescata da una stufetta in salotto.

L’allarme è scattato attorno alle 6.45 in via Del Cavalluccio, una delle strade private che caratterizzano l’ampia zona residenziale del paese. I vicini, in procinto di iniziare la giornata preparandosi per andare al lavoro e per portare i figli a scuola, sono stati svegliati della sirene delle ambulanze e dei mezzi dei vigili del fuoco, arrivati dal comando di Como e dai distaccamenti di Cantù, Appiano Gentile e Lazzate.

Incendio a Carimate in una villetta. Video di Silvia Cattaneo

Non appena entrati nella villetta Antomario Reale, pensionato con un passato professionale come imprenditore edile, che quest’anno, in giugno, avrebbe compiuto 92 anni, è stato subito trovato dai soccorritori, riverso a terra in cucina, e portato all’esterno, dato che la casa, una villetta bianca di due piani, era completamente invasa dal fumo. I sanitari del 118 gli hanno praticato le prime manovre di rianimazione sul posto, quindi è strato trasferito in ambulanza all’ospedale Sant’Antonio Abate. Ma le sue condizioni, a causa del fumo inalato, erano critiche, e nulla hanno potuto fare i medici di via Domea. All’interno dell’abitazione si trovata anche la figlia Laura, di 55 anni, ed è stata lei la prima ad accorgersi del fatto che in casa si era sviluppato un incendio, lanciando l’allarme e avvertendo i fratelli Norberto e Nicolò, che vivono sempre al Cavalluccio.

In un primo momento ha creato apprensione il fatto che non venisse individuata nelle stanze al primo piano, dove il fumo denso rendeva difficile muoversi, impossibile restare in piedi per l’aria irrespirabile. E’ stata poi trovata e salvata dai vigili del fuoco poco più tardi nel piano interrato, dove aveva trovato rifugio. Provata ma non in gravi condizioni è stata affidata ai soccorritori e portata all’ospedale di Saronno, dove è stata sottoposta a dei trattamenti iperbarici, ma le sue condizioni non destano preoccupazione. A supporto è stato inviato anche l’elicottero del 118 dal quale si sono calati i soccorritori, atterrato in un campo in via Del Seveso, e che è poi decollato senza trasportare nessun ferito.

In via Del Cavaluccio sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Cantù per ricostruire l’accaduto. In corso le valutazioni da parte dei vigili del fuoco, ma da subito non sono emersi dubbi sulla natura accidentale dell’origine dell’incendio, che, stando alle prime valutazioni, si sarebbe sviluppato da una stufetta che si trovava in salotto. Forse, ipotizzano i familiari, Antonmario Reale l’ha accidentalmente fatta cadere. «Gli abbiamo detto mille volte di non utilizzarla – dice il figlio Norberto – Probabilmente si è alzato per andare in cucina, dove è stato trovato, e l’ha urtata. Il salotto era tappezzato di libri, in breve si sono sprigionati un fumo densissimo e un enorme calore».

Non è passato inosservato in paese il notevole dispiegamento di mezzi a supporto dei vigili del fuoco, che hanno lavorato un paio d’ore per avere ragione del fuoco e poi hanno proceduto con la messa in sicurezza dell’abitazione, che, date le condizioni in cui si trova, non è agibile. Quindi la figlia Laura, una volta dimessa, troverà ospitalità dai fratelli.

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