Lavoratori in nero impiegati in cantiere a Cadorago: denuncia e multa all’imprenditore edile

Il fatto Tre muratori irregolari e nessun piano per la sicurezza in una casa in ristrutturazione. Elevate sanzioni per 40mila euro. Al vaglio dell’ispettorato anche la posizione del committente

Negli occhi ci sono ancora le immagini in arrivo dalla Toscana, dal cantiere edile di Firenze in cui era in fase di realizzazione un grande supermercato e in cui invece hanno trovato la morte cinque operai vittime di un crollo. Video e fotografie che hanno sconvolto, riportando d’attualità ciò che dall’attualità non è mai uscito, ovvero la piaga delle morti sul lavoro.

Nelle scorse ore sono state dunque ulteriormente incrementate le attività di verifica proprio dei cantieri edili anche in provincia di Como, controlli che non si sono in realtà mai fermati in questi mesi ma che ora hanno subito un ulteriore impulso.

Lavori per un milione di euro

L’ultima ispezione in tal senso è avvenuta nel territorio comunale di Cadorago, all’interno di un’area di cantiere per un lavoro da oltre un milione di euro per la ristrutturazione di una villa di proprietà, pare, di un cittadino russo, opere appaltate ad una società con sede in provincia di Pavia e di proprietà di un cittadino ucraino.

In strada sono scesi i militari del Nucleo ispettorato del lavoro dei carabinieri con i colleghi della stazione di Lomazzo, ma anche gli uomini dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Como-Lecco e gli agenti della polizia locale di Cadorago. Nel mirino è finito un cantiere edile in via Toscanini dove, da quanto è stato possibile ricostruire, sono stati trovati tre lavoratori su tre in nero, ovvero senza un regolare contratto di assunzione.

Le attività del cantiere sono state dunque sospese, in attesa che i tre muratori vengano regolarmente assunti dalla ditta del Pavese.

Il titolare della stessa impresa edile, che come detto è un cittadino ucraino, è stato denunciato a piede libero alla procura di Como per non aver effettuato le visite mediche ai lavoratori, per non aver fatto formazione agli stessi operai ed infine per non aver redatto un piano operativo di sicurezza basato su una analisi di eventuali rischi all’interno del cantiere. Ora toccherà a lui fornire all’accusa la propria versione dei fatti.

L’intervento

Come sempre avviene in questi casi sono state anche compitale sanzioni che potranno essere oblate – riducendo quindi gli importi – ma che sulla carta, nei massimali, arriverebbero ad oggi a sfiorare i 40 mila euro, ovvero quasi 16 mila euro per le sanzioni relative al lavoro nero e poco meno di 24 mila euro in altre ammende. Da segnalare che al momento è al vaglio anche la posizione del committente dei lavori, anche se per ora non sono stati presi provvedimenti.

In cantiere, oltre ai carabinieri del Nil e della stazione di Lomazzo, sono arrivati anche gli agenti della polizia locale che avrebbero rilevato pure degli abusi edilizi, ordinando la sospensione dei lavori. I controlli sono stati effettuati la scorsa settimana, anche se la notizia si è diffusa solo nella giornata di ieri.

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