L’Ai cambierà il mondo, va governata subito

Una quota di ricercatori ritiene possibile che il genere umano si estingua per l’incapacità di controllare l’intelligenza artificiale. Non va vietata, bensì regolata con accordi globali

Viviamo in tempi caratterizzati da grande complessità ed impredicibilità. I recenti avvenimenti legati alla pandemia ed alla guerra russo-ucraina, per fare un esempio, hanno fatto sorgere importanti questioni dal punto di vista etico. Diviene sempre più evidente l’importanza della formazione scientifica per la nostra società. La non conoscenza genera paure e comportamenti irrazionali.

Stiamo assistendo ad una impressionante accelerazione delle conquiste scientifiche. Una volta i cambiamenti erano lenti ed avvenivano nell’arco di generazioni. Ora il cambiamento è veloce ed è difficile non solo adattarsi ma anche rendersene conto. La prossima rivoluzione può essere più rapida. I progressi in tecnologie emergenti quali la biologia sintetica, e le nanotecnologie porteranno presto ad una nuova grande rivoluzione i cui effetti ci toccheranno da vicino prima di quanto noi ce lo aspettiamo. Già oggi, con le bio-stampanti ad esempio, si possono combinare e depositare strato per strato, cellule e materiali biologici per arrivare a creare parti biomediche che hanno le stesse proprietà dei tessuti naturali. In questo modo si possono produrre strutture complesse fino a creare organi umani interamente funzionanti, come stampare un cuore o un fegato in 3d. Sono già state create cellule che aiutano a combattere il cancro e si è riusciti a riprodurre tessuti del fegato umano che possono servire a riparare parti danneggiate del fegato.

Creare organismi viventi

Il passo successivo è la morfologia sintetica con la quale si cerca di controllare le forme sotto le quali le cellule si assemblano. Usando le cellule di organismi multicellulari si possono progettare nuovi tessuti o organi e perfino nuovi organismi. Quindi organismi viventi, non determinati dalla evoluzione naturale ma da un nostro progetto; creare in sostanza dei super organi, ad esempio occhi che possono vedere la luce ultravioletta che è fuori dal nostro spettro visibile.

Questioni etiche

I vantaggi di questi progressi per il genere umano sono evidenti. Contemporaneamente nascono preoccupazioni legate a questioni etiche per cui si rende necessaria una riflessione complessiva di fondo. In modo schematico:

1) Ogni volta che nasce una nuova tecnologia, nasce una nuova classe di responsabilità.

2) Se la tecnologia fornisce potere si innesca una gara.

3) Se non ci si coordina la gara finisce in tragedia.

In questo ultimo caso nessun singolo giocatore è in grado di fermare la tragedia. In particolare, non bisogna cadere nella tentazione di risolvere il problema con provvedimenti autoritari. Sarebbe solo dannoso e totalmente inefficace.

Il garante della privacy nello scorso mese di marzo ha proibito chat gpt, uno strumento di elaborazione del linguaggio naturale, potente e versatile, che utilizza algoritmi avanzati di apprendimento automatico per generare risposte simili a quelle umane all’interno di un discorso. Si tratta di uno strumento estremamente utile per il lavoro, la ricerca ecc. (per fare solo semplici esempi, a gpt 4 puoi mostrare la carta di credito e chiedere di fare investimenti; puoi mostrare una radiografia e ti risponde meglio di quanto farebbe un medico non solo per l’aspetto tecnico, ma anche con tatto, tenendo conto dei risvolti psicologici sul paziente ecc.).

Oltre all’ Italia, chat gpt è stato proibito nei seguenti paesi: Corea del Nord, Cina, Siria, Iran, Russia, Cuba. Per fortuna, a fine aprile, la proibizione nel nostro Paese è stata tolta. A parte ogni altra considerazione, questi provvedimenti non hanno nemmeno efficacia. Chi ha veramente interesse a violare la privacy non ha nessuna difficoltà (basta attivare la tecnologia VPN-Virtual Private Network).

Il problema è più complesso e profondo. Ci troviamo di fronte ad una realtà in rapido mutamento. Per raggiungere i 100 milioni di utenti, Facebook ha impiegato 4 anni e mezzo. Instagram 2 anni e mezzo. Chat gpt due mesi! Nuovi e più grandi sviluppi di intelligenza artificiale (AI) sono in arrivo e più velocemente. Non sappiamo cosa AI è in grado di fare e quali siano le sue capacità emergenti. Nemmeno i ricercatori lo sanno e stanno cercando di capirlo. Sappiamo solo che AI rende AI più forte.

C’ è un dato che mi sembra significativo: il 50% dei ricercatori in AI ritiene che ci sia un 10% di probabilità che il genere umano si estingua a causa della nostra incapacità di controllare lo sviluppo di AI. È come se uno di noi dovesse salire su un aereo e gli venisse detto che il 50% dei tecnici e ingegneri che hanno costruito l’aereo ritiene che ci sia il 10% di probabilità che chi sale sull’aereo vada incontro alla morte. Salireste su questo aereo?

Dobbiamo far in modo che non si crei una situazione nella quale cinque persone al mondo decidono di imbarcare l’umanità su questo aereo. Altro che il garante della privacy... Occorre stabilire, con la massima urgenza, un dialogo democratico su scala globale simile a quello che c’è stato sulle armi nucleari. Tenendo presente una differenza: le armi nucleari non sono in grado di auto migliorarsi, AI lo è.

Da qui l’importanza di una educazione scientifica per tutti, in modo che ciascuna persona possa comprendere l’informazione scientifica così come è in grado di leggere e scrivere. L’obiettivo è quello di imparare a scegliere, valutare, rafforzare lo spirito critico e la capacità di resistere ai pregiudizi e riconoscere la propaganda. In sintesi, lavorare per un nuovo umanesimo scientifico.

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