Al mare o in montagna: proteggiamo i nostri occhi

Oculistica L’esposizione alla luce troppo forte può causare conseguenze. Dalla congiuntivite irritante fino alla cheratite, i consigli dell’oculista

È sempre importante proteggere i nostri occhi e con l’arrivo dell’estate è fondamentale contrastare gli effetti dei raggi solari sia al mare che in città. La luce intensa contiene un alto livello di raggi UV e questi raggi vanno a colpire anche gli occhi. Necessario così utilizzare occhiali da sole e seguire una serie di norme igieniche per evitare l’insorgenza di problematiche fastidiose e, in alcuni casi, anche pericolose per la vista.

«L’esposizione a questa luce – spiega il professore Giuseppe Perone, responsabile dell’Oculistica dell’istituto clinico Villa Aprica - può causare congiuntivite irritante, con conseguente arrossamento, lacrimazione e fastidio. Quando l’esposizione è maggiore, può causare cheratite, un’infiammazione della cornea con sintomi come dolore e persino visione offuscata. Ma in estate possono verificarsi anche patologie legate a una disidratazione del vitreo, che è composto per il 90% da acqua».

Il vitreo, infatti, è formato da una sostanza gelatinosa, un reticolo di fibre, che cattura le molecole di acqua. Con il passare del tempo, in particolare dopo i 70 anni, il vitreo tende a disidratarsi e a perdere queste molecole d’acqua. Questo processo può portare così a un distacco posteriore del vitreo. Tra i sintomi principali di questo fenomeno ci sono le miodesopsie o corpi mobili, dette più comunemente “mosche volanti “.

««Le miodesopsie – prosegue Perone – sono dei corpi mobili filiformi o puntiformi presenti all’interno del vitreo che proiettano sulla retina la loro ombra, comparendo all’interno del campo visivo, e generando il cosiddetto fenomeno delle mosche volanti». Tra i possibili fattori che possono causare il distacco posteriore del vitreo, oltre all’età, ci sono anche la miopia elevata, interventi chirurgici pregressi, processi infiammatori dell’occhio o un pregresso trauma oculare. In presenza di miodesopsie è così importante rivolgersi a uno specialista per accertamenti.

In estate aumenta anche il rischio di cheratiti o cheratocongiuntiviti causate proprio da un’eccessiva esposizione alla luce ultravioletta, come quella riflessa al mare e in spiaggia. «I sintomi in genere – precisa il professore - non sono evidenti per 8-12 ore dopo l’esposizione e durano 24-48 ore. I pazienti presentano lacrimazione, dolore, arrossamento, tumefazione palpebrale, fotofobia, cefalea, sensazione di corpo estraneo e riduzione della vista». La superficie corneale si rigenera spontaneamente in 24-48 ore, ma lo specialista può valutare la prescrizione di sostituti lacrimali o sintomatici. In termini di prevenzione è così fondamentale utilizzare occhiali da sole sia nella popolazione adulta che nei bambini.

Altra problematica estiva è la congiuntivite virale. «Si tratta di un’infezione congiuntivale acuta estremamente contagiosa – spiega Perone –, in quanto si diffonde come il raffreddore, causata nel 90% dei casi da un Adenovirus. I sintomi oculari generalmente comprendono irritazione, fotofobia e secrezione acquosa». Il consiglio è di rivolgersi ai primi segnali a un oculista in modo da valutare il trattamento più idoneo e scongiurare la presenza di infezione anche nell’altro occhio. «La congiuntivite virale è altamente contagiosa – sottolinea il medico – ecco perché si devono osservare alcune precauzioni per evitarne la trasmissione. La durata della congiuntivite virale è nei casi lievi di una settimana, ma può arrivare a tre settimane nei casi più gravi». Tra le buone norme ci sono quelle di usare disinfettante per le mani e/o lavarsi accuratamente le mani dopo aver toccato gli occhi o le secrezioni nasali, evitare di toccare l’occhio non infetto dopo aver toccato l’occhio infetto, ma anche di evitare di condividere asciugamani o cuscini. E’ importante anche evitare di nuotare nelle piscine. Gli occhi devono essere continuamente puliti dalle secrezioni e scoperti. È necessario che i bambini piccoli con congiuntivite restino a casa e non vadano a scuola per evitare di diffondere l’infezione.

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