Cuore, muscoli e cervello: quanta salute in bicicletta

L’approfondimento Pedalare non offre soltanto vantaggi dal punto di vista ambientale. Lo dimostrano parecchi studi scientifici. Secondo i quali le due ruote riducono il rischio di infarto e garantiscono una migliore salute delle articolazioni

C’è chi la utilizza per spostarsi da casa all’ufficio, chi per fare un po’ di movimento nel tempo libero e chi la vive anche a livello agonistico. La bicicletta non è solo un mezzo ecologico, ma anche benefico per la salute. Sono diversi, infatti, gli studi che negli anni hanno dimostrato i vantaggi a livello psico-fisico anche se la si utilizza in modo limitato.

«I benefici che garantisce l’attività ciclistica sono molteplici – spiega Pierpaolo Corbetta, responsabile dell’Unità Operativa e Servizio Ambulatoriale di Riabilitazione Specialistica degli Istituti Clinici Zucchi di Monza –. Si parla, infatti, di benefici a livello del sistema cardiovascolare, ma anche per il metabolismo. In un’ora di pedalata a ritmo sostenuto, infatti, si possono bruciare anche 600 calorie».

Cellulite, muscoli, colesterolo

Andare in bicicletta consente anche una riduzione dei livelli di colesterolo, di tonificare la muscolatura, di ridurre la cellulite, di migliorare la capacità cardiopolmonare, così come di migliorare la stabilità e l’equilibrio coinvolgendo il core e la parete addominale. «Molti di questi benefici – prosegue lo specialista – si traducono in un minor rischio di infarto e di ictus, oltre a un miglioramento della qualità di vita in generale. Va anche detto che è un’attività che consente una protezione sulle cartilagini di ginocchio, anca e caviglia in quanto la pedalata ha un movimento rotatorio, quindi, non ha lo stesso impatto sulle articolazioni che hanno attività n carico come la corsa». La possibilità di scaricare sul manubrio parte del peso diminuisce anche il carico e lo stress a livello della colonna vertebrale.

La bicicletta può essere usata da tutti a tutte le età, anche gli over 65 possono utilizzarla sia per sport che nel tempo libero, senza particolari controindicazioni. «In presenza di un problema in fase acuta – precisa il medico – come può essere un’ernia discale, è importante inquadrare la problematica e curarla. Stessa cosa in presenza di problematiche alle vie urinarie o a infiammazioni delle vie genitali. Una volta trattata e controllata la problematica però è comunque possibile riprendere con l’attività».

Se si decide di utilizzare la bicicletta come mezzo ecologico per spostarsi in città, non servono particolari accortezze, anche superati i 60 anni. «In termini generali – aggiunge Corbetta – la bicicletta è sempre una buona scelta per contrastare la sedentarietà e l’arrivo della bella stagione è un buon motivo per iniziare ad utilizzarla, anche perché i vantaggi non sono solo a livello psico-fisico, ma anche per l’ambiente e per il portafoglio in quanto non ha costi di carburante».

Diverso, invece, se dopo tanto tempo di inattività si decide di utilizzare la due ruote per sport. «Se l’attività fisica è un vero e proprio allenamento – dice lo specialista – quindi parliamo di 40/60 minuti continuativi, e la persona non pratica sport da un po’, soprattutto dopo i 60 anni è consigliabile rivolgersi al proprio medico curante per una valutazione e, in presenza di fattori di rischio, effettuare un percorso di prevenzione che preveda, ad esempio, una valutazione cardiologica». Nei pazienti con un’età più elevata è sempre consigliabile valutare con uno specialista la proporzione rischio/beneficio dell’utilizzo della bicicletta, in quanto va preso in considerazione anche il rischio di caduta.

Andare in bicicletta aiuta anche a livello psicologico, non solo perché l’attività fisica permette di liberare le endorfine, ma anche perché è un’attività all’aria aperta che consente anche di godere del panorama. Può essere, inoltre, fatta in gruppo e la socialità è un altro aspetto positivo in questo senso.

In commercio esistono tanti modelli di biciclette che si distinguono per il tipo di utilizzo. Sia che si tratti di una bicicletta per spostarsi in città, che di una per fare attività sportiva, è sempre consigliabile farsi consigliare da personale qualificato. Chi pratica ciclismo, inoltre, deve fare molta attenzione alla messa in sella. «Si tratta della posizione durante la guida – precisa Corbetta – che è molto variabile in base alle caratteristiche individuali della persona, altezza e peso in particolare. Per chi pratica ciclismo regolarmente il consiglio è di farsi tarare la bici in modo attento, segue la valutazione di materiali e tecnologia».

Anche in età pediatrica

Una posizione scorretta quando si è in sella alla bici, infatti, può causare problematiche come dolore alla schiena, al cingolo scapolare, ma anche i segnali di un maggior sovraccarico di un distretto muscolare o di un arto rispetto al proprio controlaterale.

La due ruote è una buona scelta anche in età pediatrica. «A livello di attività ludica – dice il medico – è consigliabile avvicinare il bambino il prima possibile, per l’attività agonistica, invece, si deve aspettare la frequenza delle scuole elementari. Il mio consiglio, nella fascia di età 8-12 anni, è sempre quello di far provare al bambino più sport in modo di comprendere l’attitudine e il piacere verso la singola attività, per fari si che sia il bambino a scegliere lo sport che praticherà a livello agonistico». Oggi sono sempre più diffuse le biciclette a pedalata assistita. Le eBike sono disponibili in città, ma anche in molte mete di vacanza per escursioni in pianura, così come in vetta. Anche se il metodo di pedalata è diverso, come conferma lo specialista, ci sono comunque dei vantaggi per la salute. «Cambia l’energia impiegata da parte dell’utente – dice – ma il gesto resta lo stesso. Riducendo lo sforzo si rendono i percorsi molto più a portata di escursionista ma questo non toglie comunque fatica nel movimento e quindi i vantaggi si hanno. Alcuni percorsi montani, ad esempio, con la bicicletta muscolare sono proibitivi per le persone non allenate, ma con la bicicletta assistita si sta cambiando il cicloturismo, questo comporta moltissimi pregi, quindi, quella con eBike è un’attività consigliata».

Un utilizzo regolare

C’è anche chi preferisce pedalare in palestra o a casa con pedaliere o cyclette. «Per arrivare a una forma allenante è consigliabile – conclude Corbetta – utilizzare la cyclette con regolarità. Può essere fatta tutti i giorni o a giorni alterni per almeno un’ora a seduta. L’intensità dello sforzo può essere valutata con un cardiofrequenzimetro. Il consiglio è di incrementare gradualmente l’intensità e la durata dell’esercizio in base all’obiettivo di allenamento del singolo». Per quanto riguarda lo stretching, questo è indicato per gli sportivi, mentre non è necessario se si utilizza la bicicletta per brevi spostamenti in città.

Anche quando si pratica sport in sella alla due ruote ecologica sono indicate alcune buone norme come avere sempre con sé dell’acqua in modo da idratarsi nel modo corretto. Utile avere a portata di mano anche degli snack energetici. No ad abbuffate e al consumo di alcolici prima di mettersi a pedalare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA