Cernobbio: stop del comune
alla maxi antenna di Piazza

Ordinanza di sospensione lavori perché la posa del palo alto 12 metri con un notevole basamento in cemento armato proprio davanti alle case «era avvenuta senza l'acquisizione dell'autorizzazione municipale e con nessun probante riferimento alla regola del silenzio-assenso»

CERNOBBIO Stop all'antenna Wind di Piazza Santo Stefano. Lo ha posto il comune con un'ordinanza di sospensione lavori firmata dalla responsabile dell'ufficio tecnico Sabrina Maspero in relazione al fatto che la posa del palo alto 12 metri con un notevole basamento in cemento armato proprio davanti alle case «era avvenuta senza l'acquisizione dell'autorizzazione municipale e con nessun probante riferimento alla regola del silenzio-assenso».  Le parole sono dell'assessore Andrea Bianchi il quale aggiunge che «le parti in causa rappresentate dalla società Wind e dal proprietario del terreno verranno quanto prima convocate attorno a un tavolo per trovare una soluzione alternativa». Non è escluso, comunque, che ora possa aprirsi un contenzioso tra l'amministrazione comunale e la società di telefonia mobile che stva posizionando il traliccio.
Ripetute sollecitazioni a intervenire sono state formulate dalla capogruppo dell'opposizione Irene Fossati la quale, a conoscenza della sospensione dei lavori, non manca di sottolineare che il comune con un atto del genere avrebbe dovuto intervenire prima, soprattutto in relazione alla presenza di un valletto classificato nel reticolo minore del comune.
Il sindaco Simona Saladini tiene però a precisare che in fatto di ripetitori le norme in atto non aiutano gli amministratori pubblici locali.
«Noi di Cernobbio – dichiara il primo cittadino – siamo contrari a qualsiasi tipo di installazione e metteremo in atto tutti gli accorgimenti per spostare l'antenna lontano dall'abitato. Non posso fare promesse in merito a un esito favorevole delle iniziative, ma certo è che da parte del comune la questione verrà affrontata con il massimo impegno. Se la società dei telefonini intende proseguire con un ricorso al Tar contro la nostra ordinanza è libera di procedere, ma anche il comune porterà avanti i suoi ricorsi. Intanto il cantiere rimarrà bloccato, l'antenna non potrà essere attivata e i tempi si dilateranno di molto. Credo che a questo punto la soluzione migliore sia quella di una pacifica intesa con individuazione di un sito più idoneo. Noi in quel luogo vogliamo realizzare un parco giochi per i bambini con panchine per gli anziani».

© RIPRODUZIONE RISERVATA