«Briantea84, un solo obiettivo tornare a vincere»

Il tecnico Jaglowski: «Non voglio cambiare molto, l’anno scorso troppi assenti per infortunio»

Dopo la prima annata in biancoblù cominciata dopo l’estate 2022 e con la squadra già formata, per i prossimi due anni la Briantea84 sarà a tutti gli effetti quella plasmata da coach Josef Jaglowski. Forte di un contratto biennale, il rodato allenatore tedesco potrà finalmente costruire la squadra più in linea con il suo gioco. A oggi tra i confermati ci sono: Filippo Carossino, Francesco Santorelli, Simone De Maggi e Jacopo Geninazzi.

Il club biancoblù, dopo una prima stagione priva di titoli, ha comunque riposto grande fiducia in Jaglowski, il cui compito sarà quello di tornare ai vertici sia in Italia che in Europa.

Coach Jaglowski, a differenza della scorsa estate, sarà lei a costruire il roster per la prossima stagione. Che squadra ha in mente?

Veniamo da una stagione non semplice, perché ci hanno condizionato molto gli infortuni, ma posso dire di aver lavorato molto bene e il bilancio è più che positivo. L’anno scorso abbiamo giocato con gli atleti che hanno deciso di rimanere. Ho scelto e insegnato nuove tattiche in pochissimo tempo. Ho ricevuto grande collaborazione da parte di tutti, aiuto e supporto. L’idea è quella di continuare a crescere e arrivare a nuovi successi, partendo dai giocatori che ho a disposizione e avendo almeno due linee differenti.

Oltre ai quattro veterani su quali giocatori già in organico punterà ancora?

Non mi piacciono i grandi cambiamenti ogni anno, perché significherebbe iniziare da zero e dover ricostruire una buona atmosfera. Il giovane Nicolò Tomaselli, per esempio, ha dimostrato a tutti che ha un potenziale molto alto e avrà buone chance per giocare sempre di più.

Nella passata stagione l’apporto dei giovani è stato fondamentale. Verrà promosso qualcuno dal vivaio o sta seguendo qualche giovane talento?

Abbiamo già in casa diversi prospetti, proprio come Tomaselli, che hanno bisogno di imparare e giocare ancora di più. Nicolò dovrà aumentare le sue capacità tecniche e tattiche se vuole diventare un top player.

Dagli ultimi Mondiali è uscito qualche nome di interesse?

Come sempre, ogni grande competizione porta con se nuovi nomi e nuovi talenti. C’è un giocatore molto interessante dall’Australia, Eithen Leard, che mi ha impressionato molto. Lui arriverà a giocare sicuramente a grandi livelli.

Cosa si aspetta dai prossimi Europei?

Di sicuro tante partite emozionanti, perché solo due squadre arriveranno a qualificarsi direttamente alle prossime Paralimpiadi di Parigi.

Come valuta il campionato italiano dopo il suo primo anno?

Posso dire che in Italia ci sono almeno quattro squadre di pari livello. Questo significa che ci possono essere sorprese in ogni partita. Non si può sapere con troppo anticipo chi arriva fino alla fine e chi vincerà.

Nell’ultima stagione ha dovuto fare i conti con una panchina corta nei momenti clou. Dove dovete intervenire per costruire una Briantea84 che possa competere fino in fondo sia in Italia che in Europa?

Dalla seconda metà della passata stagione ho dovuto fare a meno di Anil Cegil, Davide Schiera ed Elisabetta Bisegna. È stato un duro colpo. Non ho mai mostrato ai miei giocatori il problema che dovevamo affrontare, tutti abbiamo combattuto insieme fino all’ultimo secondo delle finali che abbiamo conquistato. Giocatori, staff e tifosi hanno creduto in me, dandomi fiducia. Per l’anno prossimo stiamo cercando di costruire una squadra che dovrà lottare ed essere all’altezza di tutte le competizioni. Possiamo farcela, perché ci chiamiamo Briantea84.

Lei ha girato l’Europa in lungo e in largo, passando per diversi Club nel corso della sua carriera. Aveva mai trovato un tifo come quello biancoblù?

Quello che ho visto al PalaMeda è molto raro. Il supporto e l’amore dei nostri tifosi è fantastico. Qualcosa di simile l’ho vissuto a Zwickau, Thuringia, Lahn Dill e Rahden. Quello che succede in Briantea84 testimonia la professionalità di questo club. Non vedo l’ora di tornare in campo.

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