Basket / Cantù - Mariano
Lunedì 01 Novembre 2021
«Un po’ horror un po’ Pirati
Ma la squadra non molla»
In sala stampa, coach Marco Sodini, con un filo di voce, snocciola titoli di film. Perché la vittoria contro Mantova è stato un bel film. Thriller, senza dubbio
Ciak, si gira. In sala stampa, coach Marco Sodini, con un filo di voce, snocciola titoli di film. Perché la vittoria contro Mantova è stato un bel film. Thriller, senza dubbio. «Cinematograficamente parlando, questa partita può essere “Il dottor Jekyll e Mr. Hyde”. Ma va pure bene, cambiando un po’ il titolo e parafrasando la saga dei “Pirati dei Caraibi”, “La maledizione del terzo quarto”. E il nostro terzo quarto? “The Rocky Horror Picture Show”…».
Concetto chiaro, molto ben espresso. Con il sorriso, il tecnico stavolta vuole che emergano più i lati postivi, rispetto a quelli negativi di una partita vissuta con l’acqua alla gola: «Non era semplice superare questa Mantova, che ha un quintetto più un sesto uomo davvero forti. Hanno dimostrato di avere un’idea tecnica lucida e hanno preso tutto quello che potevano».
E Cantù? «Noi abbiamo fatto e disfatto. In un time out ho alzato la voce, era necessario farlo: da lì in poi, finalmente, ho visto la difesa che volevo, che andrebbe messa in campo a prescindere dalla sfuriata dell’allenatore. Questo significa che siamo una squadra forte ma non ancora matura».
Non solo, quel prodigioso recupero da -18 ha anche altre valenze: «Recuperare uno svantaggio simile ci dice anche che la squadra sta diventando “canturina”, nel senso che è non molla mai. E spero anche che questa partita fughi ogni dubbio: questo campionato non è una passerella su un tappeto rosso».
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