Cagnardi: «Difficile e lunga contro Udine»

Basket Il tecnico della S.Bernardo è consapevole delle difficoltà e delle insidie che attendono la squadra

«Sarà difficile e lunga». La previsione di coach Devis Cagnardi coincide con quella del capitano Filippo Baldi Rossi. Del resto, si alza la posta in palio e aumentano le difficoltà legate all’avversario.

Per Cantù comincia domani alle 18, al PalaFitLine di Desio, la serie di semifinale contro Udine, dopo aver già fatto i conti contro un’altra friulana, Cividale, battuta in quattro gare.

Difficile e lunga, prevede il tecnico di Cantù: «Affrontiamo una squadra attrezzata, che ha tutto per puntare alla vittoria di questo campionato, come noi del resto. Il target però è gara 1, perché servirà approcciare questa serie con la giusta fisicità, con la giusta concentrazione e con il nostro pubblico a spingerci».

«Roster profondo»

Udine sarà senza Clark, ma ha dimostrato di poter sopperire: «Posto che la sua assenza non mi pare ancora “ufficiale”, Udine è una squadra che ha tre stranieri in regime di turnover, sebbene Delia non abbia giocato ultimamente. Mi aspetto di trovare una squadra pronta, preparata, mentalizzata, con un roster profondo e tutti quelli che entreranno in campo sono giocatori che possono determinare una singola partita. Sì, è una squadra che ci somiglia per caratteristiche, con giocatori di struttura e di stazza anche negli esterni».

Altissime, da ambo le parti, le motivazioni. Come Cantù, anche Udine da anni cerca invano la risalita in serie A: «Pensare che in una semifinale playoff, uno qualunque dei 24 giocatori che scenderanno in campo possa avere una differenza di motivazione mi sembra difficile. Mi aspetto due squadre super motivate, che si giocano tanto e che puntano alla finale: un obiettivo costruito fin dal primo giorno».

Potrà fare la differenza la partita in meno disputata da Udine e quella in più disputata da Cantù? «Mi aspettavo un 3-0 di Udine, contro una Juvi che, con le cessioni di Magro e Musso, aveva forse meno ambizioni. Ma onestamente hanno chiuso la serie fondamentalmente un giorno prima di noi: con i roster che abbiamo a disposizione e con le grandi motivazioni che ci animano, credo che la differenza sia minima».

«Non solo Cannon e Gaspardo»

Le attenzioni saranno concentrate su Cannon e Gaspardo? «Non sono di certo le uniche bocche da fuoco, in una squadra che ha a disposizione tantissimi altri giocatori che possono incidere sulla singola partita. Credo piuttosto che dovremo essere bravi a leggere di volta in volta le situazioni che Udine ci proporrà. Un giocatore-chiave può essere Monaldi; Caroti invece sa spaccare la partita dalla panchina. A contorno, ci sono poi altri efficienti dal punto di vista offensivo, e penso ad Alibegovic».

Resta però la soddisfazione per aver avuto a disposizione una settimana lunga, senza perdere altre energie in una gara 5. E per superare qualche problemino: «In trasferta abbiamo avuto Baldi Rossi e Burns con la febbre. L’inizio della settimana ci ha portato la stessa problematica con Young. Ma, a oggi, i ragazzi stanno tutti bene molto bene e sono pronti a scendere in campo dando il meglio di sé».

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