Cantù è in buona compagnia. Ai playoff altre piazze nobili

In griglia 5 scudetti, 3 Coppe Italia, 5 Supercoppe, 12 trofei europei e 2 intercontinentali

Cantù fa certo la parte del leone portandosi appresso tre scudetti, dieci coppe europee, due intercontinentali, due supercoppe italiane e una serie inenarrabile di partecipazioni al campionato di serie A. Il club brianzolo è dunque il più fornito, quanto a titoli, tra tutti quelli che hanno iniziato a giocarsi i playoff. Ma non l’unico. Anzi, la compagnia è di quelle buone.

Anche se, è doveroso premetterlo, più di club si dovrebbe utilizzare il termine “piazza”, poiché sono molte le attuali società che poco o nulla a che vedere con quelle caratterizzate dalla primogenitura, mentre l’affinità restano legate alla città, e dunque, appunto, alla cosiddetta “piazza”.

Tornando a bomba, accennavamo che Cantù ha significative compagne di viaggio.

A cominciare dalla Fortitudo Bologna che porta in dote un paio di tricolori (2000 e 2005, oltre ad altre sei finali), altrettante supercoppe (1998 e 2005) e una Coppa Italia (1998). E come trascurare Verona che in bacheca ha una coppa Korac (1998, battuta la Stella Rossa Belgrado) una Coppa Italia (nel 1991 contro Milano) e una supercoppa (ancora battuta Milano)?

Senza scordarsi di Rieti che ha a sua volta alzato al cielo una Korac (1980 contro il Cibona Zagabria). Nel novero va inserita pure Torino con una Coppa Italia (2018 contro Brescia).

Insomma, se si sommano i successi, il totale riporta cinque scudetti, tre Coppe Italia, cinque Supercoppe, dodici sigilli europei e due intercontinentali. Davvero niente male.

Dei trionfi si è detto, ma non si può tacere di chi sino a una finale europea si è spinta, pur senza catturarla. È accaduto in due occasioni alla Fortitudo in Eurolega, mentre in una circostanza hanno masticato amaro Verona, Torino, Rieti e Trieste.

Tutte le squadre citate sono ora in lotta per salire sull’ascensore che condurrà al piano di sopra. Ebbene, oltre a quelli di Cantù, si contano altri 132 campionati di serie A/A1 tra le pretendenti al salto. A guidare il folto lotto è la Fortitudo con 38 partecipazioni seguita da Trieste (22), Torino (19), Forlì, Udine e Verona (ciascuna a quota 11), Rieti (10) e Rimini (8).

E un gettone di presenza l’hanno pure Trapani (1991-92 con Giancarlo Sacco in panchina e gli Usa Alexis e Shasky in campo) e Vigevano (stagione 1978-79 con i vari Mayes, Solman, Malagoli e Iellini; il coach era Richard Percudani dopo che Gianni Asti, artefice della promozione aveva preferito il ruolo di direttore tecnico).

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