I tifosi in A...nsia. È una mobilitazione senza precedenti

La passione che è esplosa è stata determinata dall’enorme entusiasmo suscitato dalla squadra

La parola più diffusa tra i tifosi è ansia. E non solo perché comincia e finisca per A. Le ore che portano verso la partita sono un dolce calvario per tutto il popolo biancoblù, che ormai da settimane è in piena mobilitazione.

Le due mega trasferte di Piacenza e Genova, lo spettacolo pazzesco di Como-Cittadella, lo stadio pieno per la partita sui maxischermi... chi tifa Como sta vivendo un viaggio di emozioni che già così sarebbe indimenticabile.

Per questa sera fioccano scaramanzie e un vortice di pensieri che vanno dalla paura all’eccitazione. Quello che accadrà allo stadio è una sorpresa per tutti, le indiscrezioni parlano di una curva piena di bandiere e bandierine, il bianco e l’azzurro saranno dovunque, in tutti i modi e in tutte le forme.

Della caccia al biglietto si sa, da almeno un paio di settimane è stato praticamente impossibile procurarsi un posto per questa partita. Al punto che la società stessa ha invitato i tifosi a non fidarsi di acquisti secondari, ed è forse la prima volta nella storia del Como che arriva questo tipo di avvertimento, giusto per far capire la situazione. Del resto è anche la prima volta, se succederà, che il Como andrà in A con uno stadio dalla capienza così ridotta, davvero troppo piccolo per contenere l’enorme entusiasmo suscitato dalla squadra.

Dopo la caccia al biglietto è partita anche quella ai bar che trasmetteranno la partita, ai luoghi di ritrovo dove chi è costretto a restare fuori potrà comunque riunirsi ed emozionarsi. Una mobilitazione emotiva grande, grazie anche ai social che vent’anni fa non facevano parte della vita quotidiana e oggi amplificano e coinvolgono tifosi da ogni parte, non solo da Como.

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