Cantù, il Palaturra ora non esiste più: demolito per far posto all’Arena

I lavori Restano solo pochi metri quadrati di muro di quella che fu la seconda opera incompiuta. Si procede in anticipo sul cronoprogramma. Il progetto esecutivo pronto per essere depositato

Il Palaturra - o almeno: quel che era stato costruito, trattandosi di un’incompiuta - non esiste più. A quattordici anni dal precedente cantiere, ci sono volute le ruspe di Cantù Arena Spa, impegnate nella demolizione propedeutica alla costruzione del palazzetto polifunzionale, nonché casa della Pallacanestro Cantù dalla stagione sportiva 2026/27, a mettere la parola fine a un incubo.

Restano pochi metri quadrati di muro di quella che fu la seconda opera, all’epoca, non terminata, così tanto quanto la prima, il Palababele, atterrato a suo tempo. I mezzi di Cantù Arena hanno già iniziato ad aggredire anche le mura sul perimetro: si prosegue in anticipo di due settimane sul cronoprogramma. E anche il progetto esecutivo dell’Arena è pronto per il deposito. In questo caso: con un mese di anticipo.

Una grande spianata di terra

Gli operai della Cobet Srl - anche in un sabato con pioggerella tra due ponti vacanzieri - continuano la loro opera di distruzione. Il terreno dell’Arena, senza ormai più le vestigia del Palaturra, si presenta come una grande spianata di nuda terra. In mezzo, giusto un ricordo di muro, su cui si staglia un graffito colorato.

Il resto è a livello zero: si vede la base del palazzetto mai nato. Sul lato verso il centro abitato sono sparite le sterpaglie. L’effetto, tra i saliscendi del terreno, è quello di una grande pista per biglie abbandonate. Le ruspe ora si concentrano sul lato più vicino alla strada, corso Europa. Un po’ alla volta, viene fatto a pezzi anche l’imponente muraglione, a partire dalle vicinanze con via don Luigi Sturzo. Già ammucchiato un cumulo di inerti.

A un mese esatto dall’avvio della demolizione, iniziata giusto il 28 marzo scorso, i lavori sono in vantaggio, appunto, di due settimane, come si apprende da Cantù Arena. E questo è appunto possibile grazie agli uomini delle Cobet, impegnati quasi sull’intera settimana, dato che il cantiere procede anche il sabato. E, peraltro, qualcosa si è visto anche lo scorso 25 Aprile, Festa della Liberazione.

E mentre procede l’abbattimento dei muri che si potrebbero definire di confine, fra non molto dovrebbe arrivare il macchinario di frantumazione degli inerti. Fra non molto, si comincerà con il preparare gli scavi.

Le parole di Paparelli

In anticipo anche il progetto esecutivo: chiuso adesso, quindi ben prima della scadenza di fine maggio.Cantù Arena attende, e ormai dovrebbe essere questione di giorni, anche il bando della Provincia che assegnerà a un esterno la verificazione del progetto stesso: ultimo passaggio che dipende non dal privato, ma dal pubblico. Solo dopo la verificazione, si potrà partire con il cantiere vero e proprio dell’Arena: l’innalzamento a partire dalle sue fondamenta.

«Le notizie - conferma il presidente di Cantù Next Spa Sergio Paparell i, la società che segue da sempre il progetto e che rappresenta la maggioranza di Cantù Arena Spa - a oggi sono certamente positive. In cantiere si stanno concludendo i lavori di demolizione della struttura esistente, in anticipo rispetto al previsto, ed è terminata anche la redazione del progetto esecutivo, che verrà quindi depositato prima dei termini di legge». Avanti.

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