L’accoltellatore di Mariano è stato tradito dalla geolocalizzazione del cellulare

L’arresto Ritrovato il lungo coltello nella casa di via Montegrappa. Ora l’uomo si trova al Bassone in attesa di essere interrogato

Non è stata ancora fissata la data dell’interrogatorio dell’uomo di 66 anni arrestato a Mariano Comense per il tentato omicidio della compagna, oltre che chiamato a rispondere alle accuse di rapina e incendio. Salvatore D’Addetta, questo il suo nome, è originario della Puglia, seppur formalmente residente a Lomagna in provincia di Lecco ma di fatto domiciliato nella casa in cui è avvenuto il fatto di sangue, ovvero a Mariano Comense in via Montegrappa dove da meno di tre mesi viveva con la compagna – 56 anni di origine peruviana – e con il nipote di lei.

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All’origine delle sei coltellate ci sarebbero questioni di gelosia, visto che la donna lo voleva allontanare dalla casa.

L’uomo, dopo l’aggressione avvenuta nella notte tra domenica e lunedì, si è allontanato a piedi, dormendo – avrebbe riferito – sotto ad un ponte senza sapere se costituirsi o provare la fuga. Ad incastrarlo, dopo ore dall’allontanamento, è stata l’attivazione del telefono cellulare che fino a quel momento non aveva più utilizzato.

I carabinieri del Nucleo Operativo di Cantù e i colleghi della Tenenza di Mariano Comense hanno così raggiunto il punto geolocalizzato arrestandolo. Il sospettato, una volta portato in caserma, avrebbe anche fatto ritrovare il coltello che – contrariamente a quanto era sembrato in un primo momento – non aveva portato via ma aveva lasciato nella casa di via Montegrappa.

Ora si trova al Bassone, in attesa di essere interrogato dal giudice delle indagini preliminari di Como. La donna è invece ancora ricoverata al Sant’Anna, sempre in prognosi riservata seppur non ritenuta essere in pericolo di vita.

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