L’alluvione e il “ponte della discordia”: costi quasi raddoppiati per sistemarlo

Cernobbio Botta e risposta in consiglio tra il sindaco Matteo Monti e i gruppi di minoranza. Il conto è passato da 450 a 750mila euro in appena tre anni: «Non possiamo tirarci indietro»

Una variazione di bilancio - già approvata dalla Giunta con i crismi dell’urgenza a fine marzo e relativa ai lavori di riqualificazione del ponte di via Noseda, fortemente lesionato dall’alluvione del luglio 2021 - ha aperto un ampio e a tratti spigoloso dibattito nell’ultima seduta del Consiglio comunale, con un botta e risposta tra maggioranza e opposizioni soprattutto sull’importo finale delle opere.

Il professionista

«Il professionista incaricato per quest’opera ci ha comunicato a inizio marzo che il progetto quasi in fase esecutiva passava da 475 mila euro a 750 mila euro. Un aumento dei costi, con annessa relazione, dovuto a molti fattori, ricordando che il primo computo era stato effettuato nel 2021 - le parole del sindaco Matteo Monti - Per ricavare questa cifra abbiamo applicato l’avanzo di amministrazione alla voce mutui per un importo di 109 mila euro. Abbiamo poi rimodulato i fondi sulla scuola di Campo Solare togliendo 150 mila euro, creando poi un capitolo ad hoc per quel che concerne l’imposta di soggiorno. E’ una variazione d’urgenza dettata dal fatto che purtroppo - e sottolineo purtroppo - questo finanziamento che in parte era dettato dal Pnrr era a rischio. E così si è dovuto agire con i crismi dell’urgenza, ricordando le complessità burocratiche legate ai progetti Pnrr e ricordando nel contempo l’aumento generale dei costi».

Pronta la replica dell’ex sindaco Simona Saladini: «Nulla contro il ponte di via Noseda, che ritengo un’opera importante. Stupisce però questo aumento così importante di costi. D’accordo il Pnrr, ma a fronte di questo nuovo importo vale la pena una riflessione generale sull’iter seguito in questi mesi. Non voglio addossare colpe, ma o si è verificato un errore grossolano in fase preliminare o è bene un’ulteriore verifica su tutti i passaggi sin qui portati avanti. Non può passare sotto traccia il fatto che i costi siano saliti da 475 a 750 mila euro. Chiedo dunque al Consiglio se non sia opportuno avere un’ulteriore conferma rispetto a questo nuovo importo».

La parola è tornata poi al sindaco Matteo Monti: “La prima scheda risaliva ai giorni immediatamente successivi l’alluvione. Cammin facendo il tema è stato poi approfondito fino ad arrivare alla relazione depositata l’11 marzo 2024 in cui l’aumento dei costi è stato evidenziato in ogni suo dettaglio. Le verifiche ci sono state. Il tema di fondo è: “Vogliamo o non vogliamo mettere in sicurezza questo ponte?”. La risposta della Giunta è stata affermativa. Siamo riusciti a rispettare scadenze ravvicinate. Chiaro che qualche perplessità è sorta anche a noi, ma in quei momenti successivi l’alluvione si è fatto un computo di massima ora meglio perimetrato in ogni suo dettaglio».

La votazione

Nel dettaglio sono intervenuti anche Andrea Michele Gazzola e Simone Braglia, esprimendo tutte le perplessità del caso, pur senza mettere in discussione l’opportunità di eseguire i lavori. La delibera è stata poi approvata con i voti della maggioranza, l’astensione di due dei tre gruppi d’opposizione e il voto contrario di Andrea Michele Gazzola.

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