Bullismo e violenza a scuola? Arriva lo “sportello vittime”

L’iniziativa Il servizio è attivo in via sperimentale da oggi al Setificio - A disposizione degli alunni, ma anche del personale: privacy garantita

Uno sportello vittime, a integrazione del servizio già offerto all’interno della scuola per bullismo e cyber bullismo, rivolto agli alunni e al personale scolastico vittime di reato o presunto tale. Questa la novità in partenza da oggi al Setificio in via sperimentale, ma destinata a diventare stabile dal prossimo anno scolastico. Il servizio, già attivo sul territorio nell’Azienda Sociale Comasca e Lariana in via Del Dos 1, è erogato nell’ambito del progetto “Un Futuro in Comune, al fianco delle vittime” promosso da Regione Lombardia e da Cassa delle Ammende.

Allo sportello potranno accedere tutte le persone interne alla scuola che hanno vissuto o stanno vivendo una condizione di vittima perché hanno subito azioni violente, conflittuali, capaci di ledere la loro dignità, ma anche causare loro un danno fisico e morale. Azioni che, tra l’altro, possono essere perseguite secondo legge.

Una risposta concreta

Il servizio sarà attivo ogni mercoledì dalle 10 alle 11 a partire da oggi e fino al termine delle lezioni (l’ultima data disponibile sarà il 5 giugno) in modalità sperimentale, con l’obiettivo di valutare una riorganizzazione per il nuovo anno scolastico. È il preside del Setificio Roberto Peverelli a spiegare come è nato il progetto: non da una situazione di emergenza all’interno della scuola, ma dalla volontà di offrire uno strumento in più a tutela di chi frequenta l’istituto. «Da anni lavoriamo sui temi della giustizia riparativa con percorsi di formazione per il personale, cercando di adottare all’interno di questi percorsi delle sanzioni disciplinari per far sviluppare la possibilità di riparazione delle azioni negative compiute, con gesti di tipo virtuoso e impegni in attività utili per l’istituto, anche sottoforma di volontariato – chiarisce il preside Peverelli -. Quando è stato proposto di realizzare interventi nuovi, è nata l’idea di uno sportello interno che agisca con i modelli di giustizia riparativa per dare una risposta concreta alle vittime di comportamenti lesivi della loro persona, che vada oltre la pura sanzione disciplinare che comunque c’è, o questioni di giustizia. Questo mese sarà sperimentale, ma con l’obiettivo di inserire il nuovo sportello come strumento e possibilità per il prossimo anno. Il riferimento sarà la professoressa Silvia Magni».

Gestito da esperti

Lo sportello sarà aperto da operatori esperti nella tutela delle vittime che potranno offrire un primo ascolto, definire altri appuntamenti per proseguire il percorso, indirizzare a servizio di sostegno psicologico offerto dagli operatori del Polo Territoriale, l’invio a un consulente legale sempre offerto dal Polo Territoriale o a servizi territoriali in base al tipo di richiesta condivisa. L’accesso sarà naturalmente garantito rispettando la privacy di chi vi si rivolgerà.

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