Parcheggi gratis a Como davanti al cimitero: «Ma ora non si trova più posto»

Il caso Vicino al Monumentale adesso non si paga più. In difficoltà chi vuole andare a far visita ai propri cari. Risultato: auto fuori dagli stalli (o in doppia fila) e caos

Vicino al cimitero monumentale non c’è mai un posteggio libero.

Da quando l’amministrazione comunale ha alzato i prezzi della sosta in città molti professionisti e associazioni di categoria hanno criticato la scelta. Ma in via Regina Teodolinda, tra Sant’Abbondio e l’ex centro profughi, sono stati tolti i parcometri, lasciando la sosta completamente libera (anche nella piazzetta di fronte all’ingresso del cimitero la sosta ora è gratuita, in questo caso per un massimo di tre ore ). Così facendo però ogni mattina arrivano decine di lavoratori e studenti con l’obiettivo di lasciare tutto il giorno gratis la macchina.

In doppia fila

Il risultato è che i cittadini che vogliono salutare i loro cari al camposanto non hanno più modo di parcheggiare, gli stalli sono sempre tutti occupati. Ieri mattina c’erano auto in doppia fila, altre lasciate con le quattro frecce fuori dalle strisce, alcune anche sulla piazzola del bus. Tutti divieti chiaramente passibili di multa. «Rischio di prendere la multa, ma devo venire a salutare mio marito al cimitero – spiega Rosa Rottoli – devo fermarmi cinque minuti, non certo tre ore. Possibile che non ci sia nemmeno un buco libero?».

In passato la sosta era gratis soltanto per i primi trenta minuti. «Adesso invece non si paga più e vengono tutti qui a lasciare la macchina - racconta Mariella Albonico – già di prima mattina arrivano lavoratori, pendolari, studenti e occupano tutti gli stalli». Gli stalli per terra sono comunque rimasti di colore blu. «Non si capisce se è gratis senza i parcometri o se bisogna pagare comunque da qualche parte – dice Antonio Rava –. Io sono venuto a trovare i miei cari al cimitero in macchina poco fa, ma non ho trovato il modo di lasciare la macchina. Quindi sono tornato a casa e ho preso la bicicletta nonostante l’età. Ma capisco che non tutti i pensionati possano venire pedalando sulle due ruote». «Questa rimodulazione delle tariffe della sosta lascia a desiderare – commenta Giancarlo Casartelli – Bisognava di sicuro prima costruire il nuovo maxi parcheggio in Ticosa».

Felipa Reinoso aggiunge: «Fino a qualche mese fa qui si trovata sempre posto, di recente è davvero impossibile lasciare la macchina per passare al cimitero»:

I parcheggi sono occupati lungo tutta la via, anche verso l’Università, a Sant’Abbondio. «Sono una studentessa dell’Insubria e vengo da Albavilla – spiega Greta Caraccioli – questa è l’unica area di sosta gratis. Dalle altre parti costa tantissimo, noi ragazzi non ci possiamo permettere tariffe così salate».

Anche i residenti

«Al Santarella parcheggiare costa cinque euro al giorno, così finisco per pagare la retta due volte – dice Giovanni Cattaneo, altro studente – L’aumento dei prezzi della sosta è stato esagerato e non ci sono convenzioni con l’ateneo. E così veniamo tutti qui alla ricerca di un parcheggio gratis. Ma già alle sette e venti del mattino non si trova più posto. Buona parte delle auto peraltro è in sosta vietata e più volte sono passati i vigili a fare decine di multe». È tutto pieno anche verso San Rocco. «Io abito in via Milano e vengo qui a cercare un posto auto gratis – racconta Giovanni Abbiati – prima c’era anche il supermercato discount che aveva degli stalli, adesso è tutto recintato e dentro ci vivono accampati davvero tanti senzatetto». Del problema sono stati interessati anche i sindacati dei pensionati.

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