Infermieri, è allarme: terzo concorso pubblico in sei mesi

Sanità Il nuovo bando di Asst Lariana mette a disposizione 100 posti, ma le speranze di assumere sono poche - In città rimane il problema del caro affitti. Da inizio anno l’ospedale Sant’Anna ha già tentato 330 assunzioni

In poco più di sei mesi l’Asst Lariana ha tentato di assumere 330 infermieri a tempo indeterminato.

L’ex azienda ospedaliera ha appena bandito l’ennesimo concorso per cercare infermieri, una figura professionale sempre più introvabile. Questa volta gli ospedali pubblici comaschi hanno unito le forze con tutti gli enti sanitari dell’area dell’Ats Insubria, quindi l’Asst Sette Laghi e l’Asst Valle Olona. Nell’Asst Lariana mancano all’appello cento infermieri, la stessa cifra indicata dagli altri ospedali del territorio, più altri sei dall’agenzia per la tutela della salute.

Con ogni evidenza i precedenti concorsi pubblicati dall’ex azienda ospedaliera comasca non sono stati sufficienti. Alla fine del 2023 avevano risposto alla chiamata per 130 posti da infermiere a tempo indeterminato oltre 200 candidati, poi però le assunzioni si sono ridotte a 112 unità. Quindi a inizio anno l’Asst Lariana ha pubblicato un nuovo concorso da 100 posti, stilando poi una graduatoria con una novantina di nomi. Alcuni però erano infermieri interni, altri provenienti da fuori invece non hanno firmato. Per i più la maggiore difficoltà è trovare casa in affitto a Como. I costi sono alle stelle, l’offerta è quasi tutta votata al turismo. Per un monolocale mansardato si arrivano a spendere mille euro al mese, quando un infermiere parte da 1600 euro di stipendio.

E dunque rieccoci, il fabbisogno dell’ospedale non è stato coperto. Detto che oltre a queste procedure la direzione amministrativa dell’Asst Lariana sta tentando tutte le strade possibili. Ci sono bandi d’assunzione per infermieri a tempo determinato, altri mirati a infermieri specializzati, ad esempio gli infermieri pediatrici. E ancora altre ricerche d’assunzione sono in libera professione. «La ricerca è destinata ad essere continua – commenta Alessandro Micello, coordinatore della rappresentanza sindacale dell’Asst Lariana – non ci sono infermieri, servono incentivi e politiche di welfare per i sanitari. Questo è il terzo concorso in sei mesi». Gli ordini e i sindacati che rappresentano gli infermieri spiegano che per ancora diversi anni bisognerà fare i conti con l’attuale carenza. I pensionandi sono più che i nuovi laureati, la professione ha pochi riconoscimenti. Dunque serve studiare nuove soluzioni. La Regione sta provando a stringere accordi con Paesi terzi, in particolare in Sudamerica.

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