Un quarto degli svizzeri vive in regioni di montagna, con l’incubo spopolamento

I numeri Lo studio dell’Ufficio federale di Statistica tra speranze e dubbi. Il caso di Corippo, 16 abitanti, costretto a trasformarsi in albergo diffuso

Un quarto della popolazione svizzera vive in regioni di montagna, caratterizzate salvo alcune importanti eccezioni (è il caso di Zermatt, “perla” del Vallese) da piccole e operose realtà.

Nel dettaglio, si tratta di 814 Comuni (su un totale di 2212) che si estendono per oltre 28 mila chilometri quadrati, pari al 71% della superficie della Svizzera. In queste regioni si concentra il 22% degli impieghi. È quanto emerge dalla nuova definizione di “regione di montagna” diffusa dall’Ufficio federale di Statistica, che ben fotografa l’importanza strategica dei Municipi montani, molti dei quali estesi come superficie, ma che ospitano un numero contenuto di abitanti.

Quanti sono gli svizzeri che vivono in regioni di montagna?

In base a questa classificazione, ben sette Cantoni e Semi-cantoni si trovano interamente all’interno di regioni di montagna, mentre quattro ne sono completamente all’esterno (26 il dato complessivo dei Cantoni svizzeri). In totale, la superficie occupata dalle regioni di montagna supera, come anticipato, i 28 mila chilometri quadrati ossia quasi tre quarti di tutto il territorio svizzero.

Più di 2 milioni di persone vivono in queste regioni, il che sarebbe a dire un quarto della popolazione Svizzera e vi è localizzato anche quasi un quarto degli impieghi (22%), pari ad 1 milione 131 mila posti di lavoro.

La stessa Confederazione ha rimarcato - in un report di qualche tempo fa - che “è impossibile immaginare la Svizzera senza le sue montagne”. “Pur occupando il 60% del territorio federale, qui vive però soltanto l’11% della popolazione”, ha rimarcato Berna. Di certo, in questi anni tanti piccoli Comuni montani (e non) hanno dovuto reinventarsi per sopravvivere allo spopolamento.

E’ il caso di Corippo, il comune più piccolo della Svizzera, che conta 16 residenti, di cui 2 residenti altrove. Ai 14 abitanti effettivi se ne aggiunge qualcuno specie d’estate, quando si riaprono le imposte delle case di vacanza. Corippo è stato poi inglobato a seguito di fusione nel Comune ticinese di Verzasca (nell’intervista di copertina abbiamo riportato le riflessioni del sindaco di Verzasca, Ivo Bordoli).

Per sopravvivere il paese si è trasformato in un albergo diffuso attraverso la costituzione di una Fondazione e soprattutto attraverso la sistemazione di tipo conservativo di cinque antiche case ubicate nel centro storico, grazie alle quali - sotto l’egida della Fondazione - è stato possibile ricavare una struttura con 12 camere per un totale di 26 posti letto. Un intervento, quello per la realizzazione dell’albergo diffuso, iniziato nel maggio 2020 (subito dopo la prima violenta ondata di contagi) e costato complessivamente 3,6 milioni di franchi. Un altro caso emblematico, sempre in chiave turistica, è quello di Romainmotier, Comune di 500 abitanti del Canton Vaud, celebre - in chiave storico-turistica - per l’Abbazia dei Santi Pietro e Paolo, uno dei complessi romanici più antichi, costruito a cavallo tra il X e l’XI secolo. Di assoluto valore anche la Torre dell’orologio che risale al XIV secolo.

I gioielli del comune di Romainmotier

Grazie a questi gioielli ed alla presenza del Palazzo del Priore, questo piccolo Municipio riesce a sopravvivere allo spopolamento, fornendo con il turismo posti di lavoro e indotto. E’ chiaro però che garantire servizi a fronte di un continuo calo dei residenti non è affatto semplice. Prova ne sia che nell’ultimo report pre-pandemia all’appello dell’Ufficio federale di Statistica mancavano all’appello 33 Municipi, inglobati in nuove realtà amministrative. Caso emblematico quello di Bellinzona, dove la Città dei Tre Castelli si è unita ad altre 12 realtà Municipali. Sempre all’interno di quel dettagliato report, l’Ufficio di Statistica che fa capo a Berna rimarcava come «nel 1860, la Svizzera contava oltre 3200 Comuni. Nel 1995, il numero dei Municipi per la prima volta era sceso sotto i 3 mila. Da allora il processo si è accelerato e negli ultimi dieci anni sono spariti quasi 500 Comuni».

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