La Statale Regina soffoca: 90 tir al giorno

Viabilità Lo dice uno studio dall’Anas nell’ordinanza che introduce il senso unico per mezzi pesanti e bus. In un anno il transito è aumentato dell’89%, situazione non più sostenibile per una strada tra curve e strettoie

Senso unico (direzione nord) per i bus turistici e divieto diurno (tra le 6.30 e le 21) per i mezzi pesanti sopra gli 11 metri da un lato, fasce orarie sempre per i mezzi pesanti tra i 9,1 e gli 11 metri dall’altro ovvero al mattino si sale da Colonno verso Ossuccio, ma non si scende, al pomeriggio, dalle 14, divieto in direzione opposta.

Da lunedì dunque entra in vigore il doppio provvedimento a firma dell’Anas voluto in primis dai sindaci e dal territorio per arginare l’assedio alle quattro strettoie tra Colonno e Isola di Ossuccio.

Le dimensioni dei mezzi in transito

A cadenzare la marcia di avvicinamento a questa importante data ci sono numeri di tutto rispetto che la stessa Anas ha inglobato nell’ordinanza, attraverso uno studio ad hoc peraltro annunciato durante il Tavolo di coordinamento del 30 aprile a Villa Gallia. Studio calibrato sul primo trimestre dell’anno (gennaio-marzo 2024) e messo in correlazione con il primo trimestre 2023, ma non solo considerato che Anas ha preso in esame i dati anche del primo trimestre del 2022, poco indicativi considerato che la Regina è rimasta chiusa fino al 5 aprile a Colonno per la “fase uno” dei lavori della variante della Tremezzina.

Ebbene il primo dato che balza all’occhio riguarda l’incremento dell’88% nel 2023 e dell’89% nel 2024 dei transiti inerenti i veicoli aventi lunghezza superiore agli 11 metri. Per offrire un termine di paragone diretto, nei primi tre mesi dell’anno in corso Anas ha dato conto di 7.924 passaggi, 22 in più dello scorso anno. In buona sostanza in media sono transitati nei due sensi di marcia tra gli 88 e i 90 mezzi sopra gli 11 metri al giorno.

Una situazione decisamente poco sostenibile per una statale che nel contempo ha registrato ben 46 mila passaggi in più nei primi tre mesi dell’anno, con una sola (e leggera) flessione nel mese di marzo, a fronte di condizioni meteo decisamente poco clementi. La stessa Anas nelle dodici pagine d’ordinanza ha confermato che «le caratteristiche della statale Regina, con la presenza di numerose curve a raggio ridotto e strettoie, in particolare tra il chilometro 19+700 e il chilometro 23+500, non rendono agevole la circolazione veicolare ed in particolare il transito contemporaneo nei due sensi di marcia in alcuni punti specifici».

Da qui la decisione di correre ai ripari, anche se l’ipotesi iniziale - lo ricordiamo - era quella di introdurre l’ordinanza a partire da lunedì 20 maggio. Ipotesi poi rivista dopo il maxi ingorgo che si è verificato venerdì nei sette chilometri tra Argegno e Lenno, documentato in presa diretta dal nostro giornale.

La stagione estiva sulla Regina

Dunque da lunedì si parte e salvo nuovi inghippi (“Sistema Trasporti” ha già ventilato l’ipotesi di un nuovo ricorso, sul modello di quanto posto in essere lo scorso anno) l’ordinanza rappresenterà un’importante boccata d’ossigeno per la viabilità del lago sino ad inizio novembre, pur rimanendo l’incognita dei 60 camion della variante a notte in transito tra Colonno e Tirano. Infine un’ultima puntualizzazione, sempre legata ai transiti. Nei primo trimestre dell’anno in corso i transiti sotto il varco Ocr di Spurano di Ossuccio hanno sfiorato quota 1 milione. Il che significa superare, in proiezione, i 4 milioni e 200 mila passaggi del 2023, considerato all’appello mancano ancora i mesi clou della stagione turistica.

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