L'ispirazione a una storia vera, uno dei drammi che più hanno destato scalpore negli ultimi, contribuisce ad accrescere il cumulo di emozioni che la pellicola porta con sé. Jeff Bauman è un operaio un po' pasticcione che lavora in una ditta di polli arrosto, è un tifoso sfegatato dei Red Sox. La vita del ventottenne - che si trova al traguardo della maratona di Boston con un cartello romantico tra le mani in attesa dell'arrivo di Erin, una delle atlete in gara nella storica corsa e donna della quale intende riconquistare il cuore - viene stravolta completamente quando la folla stipata tra ali della strada viene sorpresa dallo scoppio di due ordigni piazzati a pochi metri dal traguardo. Tra le vittime anche Jeff, che si risveglia in ospedale senza entrambe le gambe. Da lì in avanti, si segue il percorso - tanto lungo quanto complicato - di guarigione, non solo fisica ma anche psicologica, dell'uomo nel tentativo di tornare a camminare con le protesi e nel sogno di costruirsi una famiglia. L'amore trionfa sulla tragedia, la forza di volontà è in grado di vincere ogni avversità.