È la storia di tre fratelli inseparabili Manny, Joel e Jonah. Tre bambini affrontano l’infanzia nella loro città natale Utica nella campagna di New York, e rispondono come possono al precario affetto dei loro genitori. Il loro amore è capace di fare e disfare una famiglia molte volte. Mentre Manny e Joel crescendo diventano sempre più simili al padre, la mamma cerca di tenere il più piccolo, Jonah, “nel bozzolo”. Più sensibile e consapevole dei suoi fratelli maggiori, Jonah abbraccia un mondo di immaginazione che è solo suo. La storia tratta della loro complicità e del rapporto con i loro genitori. L’affetto in questa famiglia non è una costante, ma anzi viene spesso scombussolato da litigi furibondi. Non mancano abbandoni e ritorni di un padre impulsivo e manesco. Così come non mancano decisioni importanti di una madre fragile che non sa proteggere la sua famiglia. Tratto dal romanzo d’esordio di Justin Torres, quest'opera seconda di un giovane autore di documentari racconta una classica storia di crescita e maturazione attraverso il punto di vista del minore di tre fratelli che fino a una certà età sono vissuti in simbiosi. Visivamente affascinante e a tratti astratta, con una spruzzata di realismo magico nella parte realizzata in animazione, ha i pregi e i difetti di certo cinema indipendente americano: ambizioni alte, confezione perfetta ma con più di un sospetto di artificiosità e calligrafismo. Di questo film, inoltre, sono da elogiare le performances magistrali del cast emergente, compresi i tre piccoli attori alla loro prima esperienza sul grande schermo. Da evidenziare ci sono anche le splendide sequenze animate che danno vita al mondo interiore di Jonah, il più piccolo dei tre fratelli. Ispirandosi al suo background, il regista Jeremiah Zagar ha creato un ritratto immersivo della vita di una famiglia e del rapporto tra fratelli. Il film "Quando eravamo fratelli" ha incantato il Sundance Film Festival.