La timidezza delle chiome è un film drammatico diretto da Valentina Bertani, che torna sul grande schermo dopo "Rotor", cortometraggio del 2006. La trama ruota intorno a due gemelli omozigoti, Benjamin e Joshua Isreal, appena diciannovenni. I due hanno da poco terminato il liceo, e si stanno preparando ad affrontare la vita con l'aiuto della religione ebraica, della quale sono fedeli. Mentre gli amici e i vecchi compagni di scuola sono presi nel pianificare la vita futura, i due gemelli sono imprigionati da una barriera mentale che gli impedisce di vedersi proiettati nel futuro, complice anche una disabilità intellettiva che li rende vulnerabili dinnanzi al mondo esterno. L'uno è la forza e l'ombra dell'altro, compensando così la malattia. La spavalderia che contraddistingue entrambi però, li porta ad inseguire ognuno i propri sogni, senza curarsi delle conseguenze: Benji vuole innamorarsi, mentre Josh sta cercando di perdere la propria verginità. Le visioni contrastanti dei due, li portano spesso a litigare, ma i confronti aiuteranno entrambi a crescere individualmente, senza il costante supporto dell'altro. Il film è stato presentato nella sezione Notti Veneziane delle Giornate degli Autori, nell’ambito del Festival di Venezia 2022.