Direttamente dalla selezione del Festival di Cannes, arriva “Storia di mia moglie” il film di Ildikò Enyedi che si ispira all’omonimo libro di Milàn Füst, pubblicato nel 1942. La regista ungherese torna sul grande schermo a quattro anni di distanza dal suo ultimo capolavoro “Corpo e anima”, premiato a Berlino con l’Orso d’oro, con un nuovo film sull’amore travagliato e contaminato dai dubbi. Jacob Störr (interpretato da Gijs Naber) è un capitano di marina sempre in giro per il mondo e proprio per questo motivo sente che alla sua vita manca la presenza stabile di una donna. Un giorno, mentre si trova in un bar, il capitano scommette con un suo amico che sposerà la prima donna che varcherà la porta. Fortuna vuole che sia la bella Lizzy (Lèa Seydoux), una ragazza diversa dalle altre, tanto da accettare su due piedi la proposta dell’uomo. I due convolano a nozze ma molto presto la bellezza e la voglia di libertà della donna getta Jacob in uno spirale di gelosia da cui sarà difficile uscire.
