Mi permetto anche di esprimere una considerazione personale. Mi è capitato di partecipare spesso a cortei per accompagnare i defunti dalla casa alla Chiesa. Spesso diventano occasione per salutarsi e scambiare parole che poco hanno a che vedere con la finalità del corteo. E' diventata invece usanza per chi non fa il corteo ritrovarsi in Chiesa mezz'ora prima della celebrazione a pregare per l'anima del defunto. Lascio alla libera considerazione del lettore quale, tra le due forme, sia da considerarsi rispettosa del "caro estinto".
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angelo clemente orsenigo
9 anni, 8 mesi
Mi permetto, in qualità di sindaco che ha emesso il provvedimento, di esprimere il mio disappunto per il titolo dell'articolo che modifica il senso dell'ordinanza. Non si vuole certo mancare di rispetto al defunto. Il corteo dalla casa del defunto alla Chiesa da tempo non viene più fatto nei paesi limitrofi o nelle grandi città. A Figino già parecchie persone chiedono di poter portare direttamente il defunto in Chiesa. Si è deciso, dopo aver concordato con il parroco, di togliere la possibilità di svolgere questo corteo. Rimane invece il corteo dalla chiesa al cimitero. Nella scelta si è anche considerato la scarsa dotazione di personale che in questo momento non può essere superata visto le norme restrittive in tal senso.
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luca molteni
9 anni, 8 mesi
Al di là della.mancanza dei vigili trovo i cortei funebri piuttosto anacronistici.
Ritrovarsi al cimitero per un momento di raccoglimento trovo sia più che sufficiente. Non è certo una passeggiata di mezz'ora che allevia il dolore di una famiglia.
Io li abolirei in toto
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Sergio M
9 anni, 8 mesi
Se questa è l'unica soluzione che i politici riescono a trovare a me sembra assurdo. Di questo passo si arriverà a lasciare "il caro estinto" vicino al cossonetto della differenziata così potranno ritirarlo comodamente. Il problema sarà stabilire il colore di riferimento.
angelo clemente orsenigo
9 anni, 8 mesi
Mi permetto anche di esprimere una considerazione personale. Mi è capitato di partecipare spesso a cortei per accompagnare i defunti dalla casa alla Chiesa. Spesso diventano occasione per salutarsi e scambiare parole che poco hanno a che vedere con la finalità del corteo. E' diventata invece usanza per chi non fa il corteo ritrovarsi in Chiesa mezz'ora prima della celebrazione a pregare per l'anima del defunto. Lascio alla libera considerazione del lettore quale, tra le due forme, sia da considerarsi rispettosa del "caro estinto".
angelo clemente orsenigo
9 anni, 8 mesi
Mi permetto, in qualità di sindaco che ha emesso il provvedimento, di esprimere il mio disappunto per il titolo dell'articolo che modifica il senso dell'ordinanza. Non si vuole certo mancare di rispetto al defunto. Il corteo dalla casa del defunto alla Chiesa da tempo non viene più fatto nei paesi limitrofi o nelle grandi città. A Figino già parecchie persone chiedono di poter portare direttamente il defunto in Chiesa. Si è deciso, dopo aver concordato con il parroco, di togliere la possibilità di svolgere questo corteo. Rimane invece il corteo dalla chiesa al cimitero. Nella scelta si è anche considerato la scarsa dotazione di personale che in questo momento non può essere superata visto le norme restrittive in tal senso.
luca molteni
9 anni, 8 mesi
Al di là della.mancanza dei vigili trovo i cortei funebri piuttosto anacronistici. Ritrovarsi al cimitero per un momento di raccoglimento trovo sia più che sufficiente. Non è certo una passeggiata di mezz'ora che allevia il dolore di una famiglia. Io li abolirei in toto
Sergio M
9 anni, 8 mesi
Se questa è l'unica soluzione che i politici riescono a trovare a me sembra assurdo. Di questo passo si arriverà a lasciare "il caro estinto" vicino al cossonetto della differenziata così potranno ritirarlo comodamente. Il problema sarà stabilire il colore di riferimento.