@luca arnaboldi: qui non c'entra la campagna elettorale perché ormai la provincia è un mostro senza testa: grazie ai renziani non si vota più l'amministrazione provinciale e quindi fanno come gli pare.
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danilo cairoli
8 anni, 5 mesi
io sono passato sabato sera e non era chiuso,spero vivamente che lo chiudano primma che succeda qualche cosa di molto sgradevole
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luca arnaboldi
8 anni, 5 mesi
Non preoccupatevi:se sará ancora su alla prossima campagna elettorale troveranno una soluzione...Salvo poi dimenticarsi della stessa appena seduti sulla poltrona...evviva i nostri amministratori pubblici!
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Catone il Censore
8 anni, 5 mesi
Anche i responsabili territoriali delle ferrovie, nella fattispecie Trenitalia e Trenord per il materiale rotabile e RFI per la linea, andrebbero avvisate d'urgenza per esercitare ulteriori pressioni e magari iniziare mettendo in sicurezza almeno il tratto sui binari (metà tragedia evitata), intanto che chi di dovere si svegli e agisca. Magari questo è tutto allarmismo mediatico (non posso dirlo), ma è sempre meglio prevenire che curare. Certo è che desta viva preoccupazione il silenzio assordante da parte dei soggetti competenti (tecnicamente) e incompetenti (politicamente), salvo esternazioni a dir poco discutibili nel caso dei secondi.
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MARCO LIETTI
8 anni, 5 mesi
Se c'è il divieto di transito alle 7,5 tonnellate, basta farlo rispettare. I passi da compiere non sono difficili, basta conoscerli e metterli in pratica: d'urgenza un presidio fisso di forze dell'ordine che multino subito chi tenta di passare senza permesso, e contemporaneamente installando due dissuasori, appena più larghi di una macchina, in modo che impediscano fisicamente il passaggio di camion. Attenzione solo a installarli abbastanza larghi da far passare un'eventuale ambulanza. In terzo luogo, un'ordinanza che impedisca il passaggio degli autobus, per motivi di sicurezza, che annulli quindi il permesso della provincia. In quarto luogo, oltre a segnalare a provincia, Anas, e ministero, il sindaco provi anche a scrivere alle Iene o al Gabibbo, visto che spesso la risonanza mediatica nel nostro paese opera meglio più in fretta di tanti altri strumenti. Queste sono azioni da mettere in atto immediatamente se c'è un sospetto di effettivo pericolo. Un ingegnere civile poi può fare le sue rilevazioni, ma intanto cautelativamente bisogna proteggere i cittadini in transito.
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Alessandro Volta
8 anni, 5 mesi
In Italia finché non succedono le tragedie di soldi non ce ne sono. Poi magari, dopo, qualche spicciolo si trova. Bisogna metterci in mente che il nostro è un paese che è stato fermo 30 anni, quindi le cose invecchiano e vanno a male, quindi un paese da dover ricostruire a partire dalle infrastrutture pubbliche, strade, ponti, scuole, ospedali, edilizia popolare,ecc ecc ecc. E i soldi destinarli a queste cose, non alla bre/be/mi, all auto silo del s. Anna vecchio ai tempi e via dicendo.
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Maurizia Zappa
8 anni, 5 mesi
Mi piacerebbe anche ascoltare un parere di un ingeniere strutturale.
Mauro Parravicini
8 anni, 4 mesi
@luca arnaboldi: qui non c'entra la campagna elettorale perché ormai la provincia è un mostro senza testa: grazie ai renziani non si vota più l'amministrazione provinciale e quindi fanno come gli pare.
danilo cairoli
8 anni, 5 mesi
io sono passato sabato sera e non era chiuso,spero vivamente che lo chiudano primma che succeda qualche cosa di molto sgradevole
luca arnaboldi
8 anni, 5 mesi
Non preoccupatevi:se sará ancora su alla prossima campagna elettorale troveranno una soluzione...Salvo poi dimenticarsi della stessa appena seduti sulla poltrona...evviva i nostri amministratori pubblici!
Catone il Censore
8 anni, 5 mesi
Anche i responsabili territoriali delle ferrovie, nella fattispecie Trenitalia e Trenord per il materiale rotabile e RFI per la linea, andrebbero avvisate d'urgenza per esercitare ulteriori pressioni e magari iniziare mettendo in sicurezza almeno il tratto sui binari (metà tragedia evitata), intanto che chi di dovere si svegli e agisca. Magari questo è tutto allarmismo mediatico (non posso dirlo), ma è sempre meglio prevenire che curare. Certo è che desta viva preoccupazione il silenzio assordante da parte dei soggetti competenti (tecnicamente) e incompetenti (politicamente), salvo esternazioni a dir poco discutibili nel caso dei secondi.
MARCO LIETTI
8 anni, 5 mesi
Se c'è il divieto di transito alle 7,5 tonnellate, basta farlo rispettare. I passi da compiere non sono difficili, basta conoscerli e metterli in pratica: d'urgenza un presidio fisso di forze dell'ordine che multino subito chi tenta di passare senza permesso, e contemporaneamente installando due dissuasori, appena più larghi di una macchina, in modo che impediscano fisicamente il passaggio di camion. Attenzione solo a installarli abbastanza larghi da far passare un'eventuale ambulanza. In terzo luogo, un'ordinanza che impedisca il passaggio degli autobus, per motivi di sicurezza, che annulli quindi il permesso della provincia. In quarto luogo, oltre a segnalare a provincia, Anas, e ministero, il sindaco provi anche a scrivere alle Iene o al Gabibbo, visto che spesso la risonanza mediatica nel nostro paese opera meglio più in fretta di tanti altri strumenti. Queste sono azioni da mettere in atto immediatamente se c'è un sospetto di effettivo pericolo. Un ingegnere civile poi può fare le sue rilevazioni, ma intanto cautelativamente bisogna proteggere i cittadini in transito.
Alessandro Volta
8 anni, 5 mesi
In Italia finché non succedono le tragedie di soldi non ce ne sono. Poi magari, dopo, qualche spicciolo si trova. Bisogna metterci in mente che il nostro è un paese che è stato fermo 30 anni, quindi le cose invecchiano e vanno a male, quindi un paese da dover ricostruire a partire dalle infrastrutture pubbliche, strade, ponti, scuole, ospedali, edilizia popolare,ecc ecc ecc. E i soldi destinarli a queste cose, non alla bre/be/mi, all auto silo del s. Anna vecchio ai tempi e via dicendo.
Maurizia Zappa
8 anni, 5 mesi
Mi piacerebbe anche ascoltare un parere di un ingeniere strutturale.