Se poi mi spiegate dove sta tutta questa grandezza di Montanelli, cane da guardia del peggior conformismo finché pure i suoi padroni lo hanno scaricato e i suoi cosiddetti discepoli lo hanno lasciato perché inviso all’allora padrone del vapore
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gio vanni
6 anni, 2 mesi
E così divveni giornalista. Odiai farlo ma non riuscii a trovare nessun lavoro onesto. M.Twain
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IVANO FRANGI
6 anni, 2 mesi
Mi riferisco al titolo dell'editoriale ed al paragrafo finale. Auguro lunga vita ai giornali, ma credo nel contempo che anch'essi tra i loro errori , annoverino a volte falsità e scarse verifiche .Mi piace ricordare Montanelli, di certo non un " pischello " che sosteneva: " Io di colleghi che facevano le fusa al caminetto dei potenti, ne ho conosciuti; ma ho conosciuto anche quelli che, non contenti di ringhiare, mordevano. Eppure , nemmeno costoro possono vantarsi di aver sempre dato INFORMAZIONI COMPLETE E DEFINITIVE. Ci sono quelli che sono complici del potere ed altri ancora che lo fanno per faziosità. Prima o poi i lettori riusciranno a distinguere chi lo fa per amore della verità da quelli faziosi. " Il crescente fioccare delle querele, vere o minacciate ad ogni piè sospinto di questi tempi, sta a dimostrare come le osservazioni di Montanelli siano assai pertinenti ed attuali.
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Francesco Mentasti
6 anni, 2 mesi
Certo, tutti possiamo dire quello che vogliamo, ma dire quello che si vuole dire comporta pur sempre una responsabilità che non si può eludere. Forse una ricetta per non cadere nella disinformazione potrebbe essere quella di discriminare ex ante i contenuti in base al grado di responsabilità che si assumerebbe ex post la fonte stessa di produzione, di modo da scartare tutto ciò che proviene, magari in forma anonima, da chi tutto sommato lancia il sasso e nasconde la mano.
Molteni Massimo
6 anni, 2 mesi
Se poi mi spiegate dove sta tutta questa grandezza di Montanelli, cane da guardia del peggior conformismo finché pure i suoi padroni lo hanno scaricato e i suoi cosiddetti discepoli lo hanno lasciato perché inviso all’allora padrone del vapore
gio vanni
6 anni, 2 mesi
E così divveni giornalista. Odiai farlo ma non riuscii a trovare nessun lavoro onesto. M.Twain
IVANO FRANGI
6 anni, 2 mesi
Mi riferisco al titolo dell'editoriale ed al paragrafo finale. Auguro lunga vita ai giornali, ma credo nel contempo che anch'essi tra i loro errori , annoverino a volte falsità e scarse verifiche .Mi piace ricordare Montanelli, di certo non un " pischello " che sosteneva: " Io di colleghi che facevano le fusa al caminetto dei potenti, ne ho conosciuti; ma ho conosciuto anche quelli che, non contenti di ringhiare, mordevano. Eppure , nemmeno costoro possono vantarsi di aver sempre dato INFORMAZIONI COMPLETE E DEFINITIVE. Ci sono quelli che sono complici del potere ed altri ancora che lo fanno per faziosità. Prima o poi i lettori riusciranno a distinguere chi lo fa per amore della verità da quelli faziosi. " Il crescente fioccare delle querele, vere o minacciate ad ogni piè sospinto di questi tempi, sta a dimostrare come le osservazioni di Montanelli siano assai pertinenti ed attuali.
Francesco Mentasti
6 anni, 2 mesi
Certo, tutti possiamo dire quello che vogliamo, ma dire quello che si vuole dire comporta pur sempre una responsabilità che non si può eludere. Forse una ricetta per non cadere nella disinformazione potrebbe essere quella di discriminare ex ante i contenuti in base al grado di responsabilità che si assumerebbe ex post la fonte stessa di produzione, di modo da scartare tutto ciò che proviene, magari in forma anonima, da chi tutto sommato lancia il sasso e nasconde la mano.