Lucio Leoni torna dopo quattro anni di assenza dalla scena musicale. Nel 2020 Sky Arte realizza una serie tv documentaria dal titolo Indie jungle, 12 episodi, in ogni episodio un noto autore della scena musicale indie italiana si racconta attraverso un’intervista e live inediti. Nella serie compaiono Lucio Corsi, Coma cose, Gazzelle, Colapesce e Di Martino, La rappresentante di lista, Calibro 35, Frah Quintale, Fulminacci e, ultimo ma non ultimo, Lucio Leoni. Settembre 2020, a Roma le due date di Lucio Leoni al Fusolab sono sold out.
Da allora Leoni sparisce dai radar, sarà stata la pandemia, saranno state altre passioni (si dice che sia diventato artigiano e c’è chi giura di averlo visto a Porta Portese a vendere i suoi cappelli...), ma il mondo della musica e i suoi fan lo perdono di vista. Lucio, nato a Roma, classe ’81, ha iniziato il suo percorso diplomandosi negli Stati Uniti, ha studiato teatro all’Università e musica elettronica al Conservatorio; nella musica il suo esordio è nei primi 2000 con una band, gli Yugo in incognito; poi ha intrapreso la carriera solista mentre gestiva uno studio di registrazione e si sperimentava come produttore e sound engineer.
L’esordio come cantautore avviene nel 2011, sotto il nome di Bucho: l’album si chiama Baracca e burattini ed esce solo come musicassetta. Nel 2015 esce per Lapidarie Incisioni Lorem ipsum, il primo album firmato Lucio Leoni, che viene recensito e presentato con entusiasmo dalle principali testate, come l’Unità, Il Fatto Quotidiano, Rumore, Vinile, Rockerilla, Webnotte su Repubblica.it, Rockit, Rockol e moltissime altre. Nel 2017 esce Il lupo cattivo, disco di inediti pubblicato da Lapidarie Incisioni / iCompany – distribuzione Sony.
L’album, nel dicembre 2017, gli ha permesso di vincere la prima edizione del Premio Freak, il premio dedicato alla figura di Freak Antoni lanciato dal Mei, Coop Alleanza 3.0 e dall’ Associazione We Love Freak, con il sostegno della Regione Emilia Romagna. Nel 2020 pubblica Dove Sei – pt.1 / 2.
Da allora si perdono le tracce della seconda parte del progetto discografico e di Lucio Leoni stesso. 2025, Leoni torna, eccezionalmente a Cantù, accompagnato dalla chitarra di Daniele Borsato, con undici nuove canzoni che, come lui stesso ha dichiarato, sono «pronte per farsi ascoltare e, se avrà senso, troveranno spazio in un supporto di riproduzione fonomeccanica, altrimenti ciccia».
