Fibrillazione atriale, altre aritmie cardiache e le loro moderne terapie
Incontro informativo all’Auxologico
L'attività del muscolo cardiaco dipende esclusivamente da uno stimolo elettrico, senza il quale il cuore si arresta. Questo impulso ha origine in un punto preciso del cuore, nell'atrio destro, in una struttura chiamata nodo seno - atriale. Il nodo è costituito da un insieme di cellule specializzate che trasmettono l'impulso elettrico attraverso un sistema di conduzione, alimentato dal flusso sanguigno delle arterie coronarie. Quando questo sistema non funziona correttamente, si manifestano aritmie cardiache. Tra queste, la fibrillazione atriale è la più comune: essa altera l'attività elettrica del cuore, rendendola disorganizzata e generando battiti irregolari che compromettono il funzionamento meccanico del cuore e la perfusione degli organi, anche quelli vitali.
La prevalenza della fibrillazione atriale aumenta con l'età: attualmente si stimano 70 milioni di casi nel mondo, di cui 9 milioni tra Europa e Stati Uniti e circa 850 mila in Italia. Una delle complicanze più gravi di questa aritmia è l'ictus cerebrale, che rappresenta l'85% dei casi e costituisce il rischio più temuto. Esistono anche altre aritmie cardiache, meno pericolose e con un impatto clinico più lieve. Oggi, oltre alla terapia farmacologica, sono disponibili anche altre tecniche di intervento, come la cardioversione elettrica e l'ablazione, entrambe molto avanzate negli ultimi anni, che consentono di trattare e gestire le aritmie, prevenendone le complicanze più gravi.
Di questi argomenti si discuterà in l’incontro, durante il quale i partecipanti potranno porre domande agli specialisti presenti.
Interverranno i cardiologi Carlo Campana, Margherita Laface, Stefano Meani e Stefano Vicini.
L'accesso è libero, è consigliata l'iscrizione online cliccando qui.