Viaggiare in treno con i cani:
un'impresa quasi impossibile

L'Ente protezione degli animali lancia una campagna di protesta per i problemi che incontrano i proprietari di cani, anche di piccole dimensioni, nel viaggiare con Trenitalia. Sulle tratte maggiori l'alta frequenza dei treni superveloci costituisce un ulteriore ostacolo

Denunciare le difficoltà quotidiane dei viaggiatori con animali al seguito sulle rete ferroviaria nazionale. E' l'obiettivo della campagna "bassa velocità", lanciata dall'Ente nazionale protezione animali (Enpa). I passeggeri possono raccontare disagi e disservizi alla casella di posta elettronica [email protected]; le segnalazioni saranno incluse in un dossier che l'Enpa inoltrerà a Trenitalia.
"Ogni giorno - spiega l'Enpa - numerosi cittadini ci contattano lamentando i disagi degli spostamenti insieme ai loro amici a quattrozampe". "Il problema del trasporto di animali a bordo dei convogli ferroviari - prosegue - si è posto dopo l'approvazione di un nuovo regolamento di Trenitalia, entrato in vigore l'autunno scorso, sull'onda delle polemiche relative alla pulizia dei vagoni. Con il più classico degli scaricabarile, la dirigenza di Trenitalia imputò agli animali la colpa di carrozze fatiscenti, sedili laceri, parassiti, toilettes impraticabili. Inizialmente le ferrovie cercarono di bandire del tutto gli animali dai treni; tuttavia le proteste dei cittadini e l'intervento dell'Enpa scongiurarono una soluzione tanto estrema".
"Fu raggiunto - ricorda l'organizzazione - un compromesso: i quattrozampe di piccola taglia avrebbero continuato a viaggiare su qualsiasi categoria di treno purché alloggiati nel loro trasportino, con la sola eccezione degli Etr 450; gli altri, invece, soltanto a bordo di espressi, intercity e regionali. Su questi ultimi i quattrozampe possono viaggiare nel vestibolo o piattaforma dell'ultima carrozza, con l'esclusione della fascia oraria tra le 7 e le 9 del mattino, ma per pastori tedeschi, dalmata, ecc. gli eurostar diventavano dunque off limits".
Ciononostante "sono aumentati i disagi dei viaggiatori a due e quattrozampe. Come risulta dall'orario delle ferrovie, su circa 30 treni in servizio sulla tratta Roma-Milano, gli eurostar sono 26, appena 4 gli intercity (hanno tempo medio di percorrenza di circa 6 ore); sulla Roma-Torino, invece, prestano servizio 8 convogli di cui due soli intercity.
Se poi qualcuno avesse necessità di raggiungere Lecce da Milano in compagnia di Fido, si metta l'anima in pace e si prepari a trasbordare: nessuna carrozza diretta disponibile tra le 7 e le 20: sono tutti eurostar. "Velocizzare i collegamenti - commenta Carla Rocchi, presidente nazionale dell'Enpa - deve necessariamente significare anche omogeneità di regole e di comportamenti sui treni che circolano in Europa. Andare più veloci non è di per sé un valore se non si lega alla reale possibilità di fruire di servizi omogenei. Chiediamo che i cani in Italia possano viaggiare secondo standard europei".

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