Lario al servizio di tutti
E' ora di passare alla cassa

Disegno di legge presentato dal senatore Alessio Butti: «Qualcuno fa businness con l’acqua del lago? La risposta è sì. L’utilizzo di quell’acqua crea dei problemi e ha un costo, quindi qualcuno deve pagare»

«Qualcuno fa businness con l’acqua del Lario? La risposta è sì. L’utilizzo di quell’acqua crea dei problemi e ha un costo, quindi qualcuno deve pagare». Parte da questo ragionamento semplicissimo, ma di fondamentale importanza per Como, il disegno di legge presentato a Palazzo Madama dal senatore comasco Alessio Butti e denominato «disposizioni in materia di comprensorio dei comuni rivieraschi del Lario e disciplina dei rapporti con il consorzio dell’Adda». Il disegno di legge è composto da un solo articolo e prevede che la Regione giri ai Comuni rivieraschi (Como in testa) una percentuale dei canoni che incassa dalle grosse società (Edison, Enel, Italgem Legler, Adda Energi, Agri, Shen, "La Zerbaglia"). Soldi che verrebbero utilizzati dai Comuni per sistemare le rive e tamponare i danni che subiscono dalla regolazione dei livelli del lago effettuata dal Consorzio dell’Adda. «Avevamo già presentato un progetto di legge abbastanza simile nel 1996 - ha spiegato Butti - che iniziò l’iter in commissione e prima si arenò e poi venne stoppata. All’epoca andammo evidentemente a toccare interessi troppo forti. Adesso ci riproviamo e coinvolgerò anche Lecco perchè si deve trovare il più ampio consenso: vorremmo semplicemente che l’acqua del lago utilizzata venssisse, non dico pagata, ma quantomeno i Comuni che subiscono danni alle proprie rive siano compensati».

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