Cronaca / Cantù - Mariano
Martedì 21 Settembre 2010
Il Comune vende un terreno
ma a Cantù l'asta va deserta
Nessuna offerta per l'area di via Brianza da destinare a scopo produttivo - La pubblica amministrazione avrebbe voluto ricavare 620 mila euro per finanziare il piano delle asfaltature
L'epilogo che ci si augurava di schivare, visto che ora, benché di fatto il terreno possa essere rimesso all'incanto in tempi brevi, si dovrà operare un ribasso nel prezzo. Il che significa non andare più in pari con il costo previsto per intervenire su asfalti e marciapiedi. Erano attese in piazza Parini per ieri a mezzogiorno le buste contenenti le offerte da parte dei potenziali acquirenti per l'area, un terreno produttivo da 3.725 metri quadrati arrivato al terzo tentativo di vendita. L'assessore al bilancio Maurizio Farano, nei giorni scorsi, s'era detto fiducioso, visto che qualche privato aveva dimostrato interesse per l'acquisto. E perché lo stato attuale delle casse comunali questa fiducia imponeva d'averla. Visto il periodo di vacche ben magre, la politica delle alienazioni dei beni comunali pare essere rimasta l'unica strada percorribile per reperire le risorse necessarie per finanziare le opere pubbliche in programma. Un primo assaggio, in tal senso, erano state le aste per due negozi al 5 di via Ariberto e un'area edificabile a Vighizzolo, che si sono chiuse recentemente con esito incoraggiante. Era infatti andata a buon fine la vendita del negozio di frutta e verdura, arrivato al secondo esperimento d'asta – l'altro a disposizione una merceria, è rimasto invece invenduto e ora il Comune stabilirà il da farsi - e quella di un terreno residenziale, appunto, in via Baracca. In tutto, oltre 300 mila euro finiti nelle casse del municipio e accolti come una quantomai provvidenziale boccata d'ossigeno. Si immaginava che con l'area di via Brianza sarebbe stato più difficile, visto il momento economico non particolarmente esaltante. Tanto che si era cercato anche di pubblicizzare al meglio questa opportunità. Ma evidentemente non è bastato. Di certo, un esito spiacevole che complica le cose.
L'intenzione era finanziare totalmente il piano asfaltature per l'anno 2010 con il ricavato della messa all'asta di questo terreno. O meglio quasi completamente, visto che dal totale era stato scorporato in giugno, al momento dell'approvazione del bilancio, un acconto da 235 mila euro da destinare a questo scopo con un emendamento del Pdl approvato dal consiglio che aveva dirottato su tale destinazione i fondi stanziati per il contestato rifacimento della parte carrabile di piazza Garibaldi tra via Roma e via Ariberto che si è chiuso la scorsa settimana.
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