Merone, lavori per l'argine
E in casa si apre una crepa

L'intervento dei vigili del fuoco è stato fondamentale per determinare la gravità della situazione che è risultata essere sotto controllo, scongiurando così l'emissione di un'ordinanza che obbligasse la famiglia a lasciare il proprio appartamento nella vecchia palazzina di via Roma

MERONE - Paura a Ponte Nuovo: una famiglia ha rischiato di essere evacuata per una crepa apertasi nel muro del proprio allogggio, causata con ogni probabilità dai lavori per la costruzione dell'argine antiesondazione del Lambro. Il rumore della grossa crepa che si stava formando è stato avvertito nella notte di sabato dalla padrona di casa ma solo al mattino seguente ha  scoperto cosa fosse accaduto.
L'intervento dei vigili del fuoco è stato fondamentale per determinare la gravità della situazione che nel pomeriggio è risultata essere sotto controllo, scongiurando così l'emissione di un'ordinanza che obbligasse la famiglia Della Malva a lasciare il proprio appartamento all'ultimo dei tre piani della vecchia palazzina di via Roma.
La signora Cristina, racconta: «Alle 4 di notte mi sono svegliata a causa di scricchiolii e via via rumori più forti, ma per non disturbare il sonno dei bambini ho preferito non alzarmi a controllare. La mattina abbiamo scoperto la grossa crepa che dal soffitto si estendeva e che ha provocato un vero dissesto, tanto da non permettere più la chiusura della finestra. In seguito agli accertamenti la situazione è sotto controllo e da quello che ho potuto capire sarà l'impresa che lavora sul fiume a farsi carico delle riparazioni. Siamo comunque stati invitati dai vigili del fuoco ad avvisare non appena si verificasse ancora qualcosa».
Per essere certi che le crepe non continuino a “camminare” sono stati applicati dei vetrini alle estremità delle spaccature, che in caso di rottura determinerebbero un peggioramento della situazione e quindi un intervento tempestivo di messa in sicurezza. Le cause del «dissesto statico», secondo Ferruccio Miotto, capo dei vigili del fuoco di Erba, sono da ricondurre all'attività del cantiere per i lavori del muro antiesondazione.

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