I 50 all'ora sulla Regina?
Li hanno voluti i sindaci

A applicare le regole è l'Anas proprietaria dell'arteria rivierasca, ma a volerlo sono stati gli amministratori comunali che a suo tempo, per ragioni strettamente legate alla sicurezza, hanno classificato i tratti di pertinenza come «centro abitato»

CARATE URIO - La statale Regina a 50 chilometri all'ora? A applicare le regole è l'Anas proprietaria dell'arteria rivierasca, ma a volerlo sono stati gli amministratori comunali che a suo tempo, per ragioni strettamente legate alla sicurezza, hanno classificato i tratti di pertinenza come «centro abitato».
L'Anas cinque o sei anni fa aveva chiesto conto ai comuni delle decisioni in merito, aveva preso atto e con i tempi lunghi della burocrazia statale ora sta attuando i cambiamenti con l'installazione della nuova segnaletica, al momento ancora oscurata.
Nel giro di una decina di giorni, una volta definiti i particolari inerenti alla firma del decreto da parte del capo compartimento Claudio De Lorenzo, tra Como e Menaggio, con l'eccezione delle gallerie di Cernobbio e Brienno e di parte della tratta Argegno-Colonno, auto e moto dovranno procedere alla velocità massima di 50 chilometri all'ora. Sarà pertanto pressoché impossibile effettuare le operazioni di sorpasso nel tronco tra Carate Urio e Laglio, prima e dopo l'albergo San Marino.
L'abbassamento da 70 a 50 interessa soprattutto i territori di Carate Urio e Laglio, ma cadono anche le speranze propugnate nel programma elettorale della nuova amministrazione di Moltrasio, di elevare il limite da 50 a 70 in parte del territorio subito dopo il portale nord della galleria di Cernobbio. Un provvedimento subordinato all'incremento dei controlli da parte della polizia locale e delle forze dell'ordine affinché la concessione non avesse a generare abusivismi.
Il primo a riconoscere la legittimità del comportamento dell'azienda è il sindaco di Carate Urio, Daniele Maggi, il quale contesta l'Anas solo per aver disposto la posa della segnaletica senza avvertire i comuni e nel caso riconsultare le amministrazioni interessate, alcune delle quali, come Moltrasio e Laglio, sono cambiate rispetto ai tempi delle decisioni. Roberto Pozzi a Laglio è furente, ma anche a Moltrasio gli orientamenti della nuova maggioranza non lasciano dubbi.
 «Nel corso del 2005 - sta scritto nel programma de “Il Montivo” - chiedemmo a gran voce di ripristinare il limite di 70 chilometri orari, ma la nostra richiesta venne rispedita al mittente. Noi pensiamo che si debba riportare il limite di velocità a 70 effettuando i dovuti controlli».
Ma c'è chi rimane convinto dell'opportunità dei 50 all'ora. Celestino Villa, per tanti anni sindaco di Moltrasio, pur senza rivestire cariche pubbliche, rimane fautore di un contenimento della velocità.
«Nel caso di Moltrasio - dice - avevo optato per il riconoscimento del centro abitato in quanto nel tratto di Regina che attraversa il paese, circa 1300 metri, ci sono ben 46 passi carrai con continue immissioni di auto. Per la sicurezza di tutti, utenti in transito e residenti, mi è sempre parso azzardato elevare la velocità da 50 a 70. Piuttosto si faccia in modo di uniformare la segnaletica, nelle condizioni attuali caotica, con cartelli che indicano i 30 all'ora anche in corrispondenza di cantieri chiusi da tanto tempo».

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